#tantononcapirai. Vero, verissimo. Difficile capire cosansuccede quando la tua squadra del cuore sparisce. Difficile capire cosa ensaranno di 110 anni di storia.
#tantononcapirai il vuoto che genera questa notizia.n#tantononcapirai i km di trasferta, i permessi a lavoro per inseguire il biancone il rosso e per alzare la cresta. Quella del galletto, ovviamente.
Facebook e Instagram letteralmente da questo hastag. E letteralmenteninvaso da due colori, il bianco ed il rosso.
“Uno degli scatti che più mi sta a cuore. Una dellentantissime trasferte che ricordo con estremo piacere. Una delle torciate piùnbelle, in piena notte, sul traghetto in partenza da Messina, che ci avrebbenriportato a Villa San Giovanni: di ritorno da Trapani, dopo un assurdo 1-1 connla Bari in vantaggio a 6′ dal termine con Caputo, beffata al 94esimo dal gol dinScozzarella, che sancì definitivamente l’addio alle speranze playoff. – Scrive FabionSalvemini sul proprio profilo Facebook, presenza costante in casa e in tutto lonstivale, che continua – Ma la goliardia, l’amore per quei colori,nl’attaccamento viscerale a quella maledetta maglia, son sempre andati oltrenogni risultato, vicendo situazioni negative. Spero che nonostante la fineningloriosa, vergognosa e sciacalla alla quale stiamo assistendo, la fiammellandel tifo barese tutto, resti sempre accesa”
Gli fa eco Fabio Giancaspro, altra presenza costante innCurva Nord in questi anni. “ Cara amata squadra, ho giànvestito la sciarpa. Qualche ultimo boccone e raggiungerò lo stadio, pernsostenerti, a dimostrati il mio affetto che, ti giuro, non cesserà mai. Sainbene quanto in questi anni tu abbia messo a dura prova il mio amore, tra sconfitte,nretrocessioni e fallimenti. Non me ne volere, ma siamo qualcosa di grande innprestito al dilettantismo, e ora vorrei tornassimo grandi, insieme. Ho vistonmolti giocatori venire e piangere sulle nostre sconfitte, ma il loro destino èndiverso dal nostro: nuova piazza, nuove avventure e forse un nuovo amore. Ilntifoso non ha questo privilegio: devi amare nel bene e nel male. Non puoincambiare le cose, non puoi cambiare un amore. Nei tuoi colori c’è la mia voce,nil mio sangue e le mie lacrime. Di me puoi fidarti: io ci sarò sempre enovunque. Forza Bari. Sempre”, è la sua dichiarazione d’amore verso incolori.
“Piango si piango perché si è giocato conni miei sentimenti. Delusione, frustrazione, rabbia, amarezza questo stonprovando perché per me il bari è tutto sono cresciuto con quei colori addossonmi sono addormentato con i cori per João Paolo sento che una parte del mioncuore sia stata strappata via e io non posso farci niente – scrive AngelonAngione che parla dei suoi sentimenti e poi continua – Si non posso farcinniente e questo è quello che mi fa più rabbia il non poterti aiutare l’unicancosa che ti prometto e che sarò al tuo fianco sempre non per i presidenti nonnper i giocatori ma solo per te perché alla domanda quale squadra tifi ionrisponderò sempre e solo Bari”.
Cambia il social network, ma non la sostanza. “Che vuoi chensia un cambio di categoria”, scrive Davide Carabellese, innamoratosi del Barinsin da bambino e sin dal famoso stop di tacco con annesso gol di Cassano. E l’immaginenche correla sul suo profilo Instagram è la fotografia del tifo barese.nCircondato di amici, con la “tiella” domenicale allo stadio, il bianco e ilnrosso a fare da sfondo.
Delusione e dichiarazioni di amore. Con la convinzione chensi è caduti, ma si è pronti a rialzarsi. Con il bianco dell’impotenza, del nonnpoter far nulla dinanzi a queste notizie e a queste situazioni. Con il rossondel fuoco, della passione, dell’amore. Verso una squadra che sa di meritarsinpiazze ben più importanti. Detto con presunzione e con convinzione. Detto connla cresta alzata, come quella di un galletto.