Volley

Pallavolo Molfetta, quattro anni fa l’esordio in massima serie

Angelo Ciocia
Coreografia dei tifosi della Pallavolo Molfetta
Il ricordo della speciale ricorrenza avviene immedesimandoci in un nonno che racconta la propria storia, vissuta nei palazzetti di Serie A, al suo nipotino.
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Oggi, 20 ottobre 2017, è una ricorrenza speciale per i tanti appassionati della Pallavolo Molfetta, che negli anni hanno preso a cuore le sorti della compagine biancorosse. Come oggi. il 20 ottobre 2013, la Pallavolo Molfetta, allora allenata da Juan Manuel Cichello, esordiva in Serie A1 contro la Lube Macerata del fenomeno Zaytsev, che poi durante l’anno vinse lo scudetto.

Abbiamo voluto ricordare questa speciale ricorrenza per i tanti appassionati di pallavolo, immedesimandoci in un nonno che racconta la propria storia, vissuta nei palazzetti di Serie A, al suo nipotino.

“C’era una volta una squadra di pallavolo che costringeva gli squadroni del Nord a scendere giù al Sud, trovare un tifo caloroso e magari tornare a casa a mani vuote. Quella squadra si chiama Pallavolo Molfetta. A inizio estate, questa squadra era sulla bocca di tutti perché aveva un budget poco competitivo per una squadra di Serie A, ma a fine anno si trovava a lottare per entrare nella griglia playoff, contro lo scetticismo dei più.

A breve, caro nipotino, andrai a scuola. Vivrai quell’ansia da prestazione per una cosa nuova che colpisce tutti gli uomini. Un giorno, anche questa squadra ha avuto il suo primo giorno in Serie A1. Non si trattava di ansia da prestazione, ma contro di lei c’era uno squadrone, chiamato Lube Macerata, che ha svegliato dal mondo dei sogni la Pallavolo Molfetta.

Quel giorno, i tanti appassionati della Pallavolo Molfetta non hanno lasciato sola la sua squadra in un esordio così difficile. Era un esordio per tutti, anche per i tifosi, che conoscevano bene la Serie A perché la vedevano da casa, comodi su un divano. Non di certo sparandosi tanti chilometri. Però, da grande capirai caro nipotino, che per amore di qualcosa farai cose che non penseresti minimamente di fare.

Da lì in poi è iniziato un viaggio che è entrato nel cuore di tutti i nostri concittadini. Sono arrivate le prime vittorie, da essere quasi mille al palazzetto, siamo diventati oltre duemila. Sono arrivati giocatori che hanno scritto la storia di questo sport. Sono partiti giocatori, allenatori, ma l’ambiente è sempre stato lo stesso: festoso, giocoso e, soprattutto, biancorosso.

Purtroppo il viaggio è durato solo 4 anni. Ma sono stati 4 anni in cui la Pallavolo Molfetta non si è lasciata sfuggire niente. Ha battuto tutte le squadre più forti, è arrivata sesta in un campionato, ha raggiunto i playoff contro uno squadrone di nome Trento e ha anche fatto uno scherzetto ai trentini, portandoli in gara 5 ai playoff. I tifosi hanno assistito alle esultanze esuberanti di Hierrezuelo, al talento e la forza fisica di Giulio Sabbi, a tanti giocatori che hanno dato tutto per rendere vivo il sogno dei molfettesi.

E ci sono riusciti nel migliore dei modi, caro nipotino, a tal punto da fare cose fuori dal normale come stravincere contro le squadre più forti in diretta Rai Sport, oppure fare in modo che la nota trasmissione “La Domenica Sportiva”, aprisse il suo notiziario parlando proprio della squadra della nostra città.

Ti sto raccontando oggi questa storia perché è il 20 ottobre 2063, sono passati cinquanta anni da quel 20 ottobre 2013 in cui è iniziata questa meravigliosa storia. Oggi ti ho raccontato i suoi primi 4 anni. Quattro anni vissuti al massimo. Quattro anni che hanno regalato un sogno a tanti bambini come te. Una foto con il loro idolo, un autografo, un palleggio con i campioni della Serie A, oppure anche solo essere al palazzetto era un sogno per tutti.

Questa squadra negli anni ha continuato a camminare. Poi ti dirò come. Non posso darti anticipazioni, anche se so che, curioso come sei, mi chiederai se questa squadra ha raggiunto di nuovo la massima serie. Lo scoprirai solo vivendo. Intanto oggi ti ho raccontato questa storia, che ti sembrerà surreale e fantastica, ma è nel cuore di tanti molfettesi.”

venerdì 20 Ottobre 2017

(modifica il 29 Luglio 2022, 22:06)

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