Dominio angioino
La morfologia della città, le sue peculiarità, l’economia, la flora e la fauna.
Alla morte di Roberto d'Angiò, avvenuta nel 1343, la signoria di Molfetta passò a Giovanna, nipote della regina di Napoli, che a sua volta la cedette nel 1346 insieme alle signorie di Bisceglie, Giovinazzo ed Altamura a suo cognato Roberto d'Angiò, principe di Taranto. Molfetta non riconobbe la signoria di Roberto e prese le armi contro di lui. Roberto dopo l'occupazione di Bisceglie mandò un araldo a Molfetta per trattare la resa, ma i molfettesi non si arresero e furono attaccati dall'esercito di Roberto. I combattenti molfettesi, pur inferiori di numero, si difesero strenuamente dando prova di grande valore, ma alla fine dovettero soccombere scendendo a patti col nemico.
Morto Roberto nel 1364, i molfettesi chiesero ed ottennero da papa Urbano V l'antica prerogativa di Città Regia, concessa un tempo alla città da Costanza d'Altavilla.