Dominio dei Durazzo
La morfologia della città, le sue peculiarità, l’economia, la flora e la fauna.
Morto nel 1414 Ladislao di Durazzo, la signoria di Molfetta passò a sua sorella Giovanna, la quale aveva come ciambellano e consigliere il molfettese Ludovico Gadaleta. In occasione delle nozze della regina Giovanna con il conte Giacomo della Marca, principe di Francia, i molfettesi le inviarono due notabili per chiedere la convalida dell'antico privilegio di Città Regia per Molfetta. La regina concesse il privilegio grazie all'intervento di Gadaleta, ma stabilì che una guarnigione militare presiedesse il castello di Molfetta. I soldati che presero posizione nel castello alle dipendenze di Nicolò Gallico presero a compiere offese e soprusi nei confronti dei cittadini e a molestare le donne, spingendo i molfettesi a reagire in occasione di uno dei tanti misfatti perpetrati.
Il popolo si sollevò, invase il castello dopo aver ucciso le due sentinelle che vigilavano all'ingresso, uccise il castellano e i suoi soldati riducendo in breve l'edificio ad un ammasso di rovine. Quando il furore popolare si fu calmato, gli amministratori della città inviarono una delegazione di notabili presso Gadaleta, affinché perorasse presso la regina la causa dei molfettesi, vessati dalle continue angherie del castellano e dei suoi soldati. La regina nel 1416 accordò alla città di Molfetta un indulto generale.