Dominio austriaco
La morfologia della città, le sue peculiarità, l’economia, la flora e la fauna.
Nel 1759 Carlo cedette il regno al figlio Ferdinando IV che, non essendo ancora maggiorenne, fu sottoposto alla reggenza del Tanucci. Nel 1798 Ferdinando IV, dopo aver resistito all'invasione dell'esercito francese, da Napoli si trasferì in Sicilia e l'esercito francese, guidato dal generale Championnet, cui si era unito con 3000 cavalieri Ettore Carafa, conte di Ruvo, entrò in Napoli. Giunto in Puglia dopo qualche tempo al seguito del generale Broussier, Championnet stabilì a Barletta il suo quartier generale.
A Molfetta cominciò a circolare la notizia che sarebbero arrivati dei commissari francesi con soldati al seguito per occupare la città. Si presentarono a Molfetta tre falsi emissari, che di fronte alla folla parlarono in favore della repubblica promettendo l'abolizione delle tasse e la liberazione dalla miseria, convinti che il governo francese avrebbe poi compensato i loro servigi. Alcuni borghesi, temendo di perdere i propri privilegi con l'arrivo dei francesi, si adoperarono per manovrare la folla a favore della monarchia, ma, contrariamente alle loro aspettative, al grido “viva il Re”, il popolo si sollevò abbandonandosi ad eccidi e saccheggi. Fu eletto un capo della città che depose i due sindaci in carica ed elesse 30 consiglieri popolani, ristabilendo così un certo ordine nella città.