Cattedrale Maria Ss. Assunta
Chiese, strade e piazze storiche, monumenti, palazzi ed edifici storici, insediamenti rupestri.

I lavori per la costruzione della chiesa annessa al collegio dei Gesuiti, cominciati all'inizio del XVI sec. e poi sospesi per mancanza di fondi, si protrassero a lungo. Solo nel 1744 infatti fu ultimata la maestosa facciata barocca in pietra locale, su cui si apre il portale principale. In alto, al centro, è collocata una grande statua lapidea di S. Ignazio di Loyola, fondatore della compagnia di Gesù, ritratto in abiti sacerdotali. La chiesa fu retta dai Padri Gesuiti fino al 1773, successivamente fu sottoposta a restauri che durarono dieci anni: fu ampliata l'abside, furono rifatti la pavimentazione, la sagrestia e il battistero e fu eretto il campanile. Consacrata a Maria SS. Assunta, divenne Cattedrale nel 1785, essendo ormai il Duomo divenuto insufficiente alle esigenze di culto dell'aumentata popolazione.
Nella Cattedrale si conservano, in un'urna d'argento, le spoglie del patrono S. Corrado di Baviera e il busto, pure in argento, del santo, che racchiude il suo cranio e che sostituì un precedente reliquiario. Il busto, che poggia su una base dorata recante in rilievo l'antico stemma cittadino, fu eseguito nel XVII sec. dallo scultore di scuola napoletana Giacomo Todaro. Fra le altre opere custodite nella Cattedrale ricordiamo la Dormitio Mariae attribuita a Scacco (XVI sec.), il cenotafio del naturalista e storico molfettese Giuseppe Maria Giovene, posto a sinistra dell'altare dedicato a S. Corrado e su questo altare la magnifica tela del pittore molfettese Corrado Giaquinto raffigurante l'assunzione della Madonna in cielo. Infine ai lati dell'altare maggiore si può ammirare l'artistico coro in noce con due ordini di stalli.