Chiesa di S. Domenico
Chiese, strade e piazze storiche, monumenti, palazzi ed edifici storici, insediamenti rupestri.

La costruzione della chiesa fu iniziata nel 1636 e ultimata dopo circa mezzo secolo. La consacrazione risale al 1699. La facciata principale, in stile barocco, è preceduta da un pronao con tre archi a tutto sesto; nelle nicchie laterali sono collocate le statue di S. Caterina d'Alessandria e di S. Maria Maddalena, protettrici dell'ordine domenicano. Il portale di bronzo non è antico: fu inaugurato nel 1990 ed è opera dello scultore molfettese Vito Zaza.
Nella chiesa sono conservati due pregevoli esempi di arte barocca locale (XVII sec.) in legno dorato e finemente intagliato: la cantoria e il pergamo, in cui è incastonata l'immagine di S. Tommaso d'Aquino. Si possono inoltre ammirare la tela di Corrado Giaquinto (XVIII sec.) raffigurante la Madonna del Rosario; i dipinti di Nicola Porta (XVIII sec.), che adornano le pareti intorno all'altare maggiore e raffigurano rispettivamente la caduta della manna nel deserto e il serpente di bronzo; la tela con l'immagine di S. Giacinto attribuita al Vaccaro (XVII sec.).
Nella chiesa si conservano le statue di S. Rita da Cascia, in cartapesta, realizzata nel 1916 dal molfettese Corrado Binetti e della Madonna del Rosario, pure in cartapesta, eseguita nel 1935 dal leccese De Vitis. Annesso alla chiesa è un locale con volta stellare a dodici punte, restaurato nel 1974 e adibito ad auditorium .