Memorie e Folklore
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Giace nel suo lettino addormentata
la fanciulletta. Senti: una preghiera
sul corpicciolo de la figlia amata
dice la mamma ne la notte nera.Urla fori scirocco; trasportate
eran le nubi, gemon le invetriate;
lieve dal Cielo un raggio de la luna
scende pietoso su la fredda cuna. -
Barche con guance flaccide sonnolente sulla marina, le secche infreddolite battono. Dai seni legnosi chiusi nei corpetti donne tornano alle case ch'odorano di prole. Tanfo di pesce putrido tetre saracinesche spandono. Miseria che vagola col fumo delle pipe dei vecchi come per sonno assisi sulle soglie. Silenzio a piedi nudi sugli ulivi cammina e sulle vele....
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Non viene più l'uomo dalla mandola a cantare sotto il pergolato. Ora che levano gli stazzi e vanno le greggi alle strade profonde nelle siepi lunghe di carri tra gli uliveti, che temi agnello derelitto? Già la bruma scivola sull'acqua e imbroncia le sparse case. Il tuono ha lame di cesoie nell'occhio mansueto. Non io vedrò il tuo sangue al tempo delle fresie....
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Tutto è scontato: il vino e il vincitore, la gioia, il dolore, la morte. Non si può più a lungo portare la propria morte addosso questa che gira per le strade con le ossa dipinte e sul cranio un cappello di ombre. Non si può sempre costringere la morte a sorridere la non richiesta, la non gradita la sola necessaria....
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Attosca l'aria un'afa sciroccale
E gli spiriti tiene un tedio grave.
E che tristezza piange sopra il mare,
Senza più vele senza più canzoni.
Ombre di nubi calano dai cieli.
… Il molo? Il porto? Ruggine… squallore…
Posan gli albàtri sulle inerti antenne.
Nell'agonia del sole un umidore
viscido scialbo sgocciola sul core. -
Eran ritrovi pure le cantine Pel popolino più modesto e basso Che in esse in tutte l'ore vespertine, O dopo il desinare poco grasso, menando il tocco, sopra nocelline Lupini e fave dure come sasso, Beveva vino in modo deleterio, più per puntiglio che per desiderio. Era diffuso un giuoco traditore Detto Garrabba, ben codificato, Irto d'inganni e pieno di rancore, Con...
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Sul tavolino, dove rammasso tutte le mie carte, mia moglie à posto, dentro un gran bicchiere, un mazzo bello e grosso di fiorita: non son verbene, rose, garofani, mimose: son erbe pien di spine, colte al prato: il cardo acuminato, salsapariglia, l'asparago, il rovo, la semplice rosetta; e poi fan mostra, in mezzo a la spinata, margheritoni e rossi fiorellin di lampascioni....
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Allora che nel cielo nuvoli s'addensano sul tramonto e in essi annega il sole in un gran rivolo di rosso; allora che memorie arse tempestano l'uscio del cuore e la nebbia ancora imbastardito non ha le speranze sulle fatue luci dei lampioni; allora è difficile non amarti, sera di Molfetta, goduta a lenti sguardi....
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Ch'io veda sul bruno del fondo
fluire il verde lichene,
con l'onda che va e che viene
e l'ombra scurita di viole
sui mori rosati dal sole. -
E poi, quando non sarò più,
ch'io torni almeno a rivolare
gabbiano della livida tempesta
a larghi giri, roteando l'ali,
su questo lembo conchiuso di mare. -
Mai fosti me stessa come ora
mai tanto te stessa io fui;
né, quando nel grembo recavi
il germe di me per la vita,
noi due fummo una com'oggi:
tu viva ed io morta di te. -
(L'autunno) scolora l'aria scolora gli alberi e tinge il cuore del marinaio. Luna Santa, ora che ti vedo, raccomandami al cuore di Cristo quattro grazie mi devi fare liberami quei figli da morte subitanea da disgrazie, da cani arrabbiati e da gente della strada. Buongiorno buongiorno fiore del levante buongiorno a Dio buongiorno a casa mia buongiorno a Dio e ai Santi buongiorno...
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U Pàule
Tempo di mele granate, già, al mercato. I bei frutti sembrano pitturati e richiamano il Pulo di lontano. Alla domenica, da “sotto il ponte”, i ragazzi guidando “la carretta”, gli adulti a coppie oppure in bicicletta, sulla via del Pulo facevamo avanti e indietro per muovere due passi e andare a prendere le mele granate. Pagavamo quattro soldi per entrare in quella che chiamiamo...
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Terra mia il ventre tuo mi ha partorito e all'ombra dei tuoi ulivi nei miei freschi anni mi sono rifugiata a causa del sole cocente, che ti bacia come un tenero amante. I tuoi frutti mi hanno nutrita, i tuoi sapori mi hanno viziata, nelle tue acque mi sono battezzata come tua figlia. E quando andrò via, non odiarmi, perchè gli aquilotti abbondanano il nido. Ma nel mio...
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