Un particolare, uno scatto, immortalato riesce a trasmettere emozioni se, poi, quelle emozioni rappresentano un momento particolare di una tradizione della tua città. Ecco suscitare nell’animo semplice del cittadino molfettese ricordi di una tradizione sentita, in una città che ama le sue processioni pasquali riportando emozioni ad un ricordo vivo fermo al 2019.
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Queste emozioni si potranno rivivere grazie alla mostra “Di quei giorni”, un racconto fotografico delle processioni pasquali, da parte dell’associazione Fotografi Professionisti Molfetta. Una mostra all’aperto, unica nel suo genere, che tiene vivo, dal 6 marzo all’11 aprile, lungo il percorso della villa comunale (lato seminario) e piazza Municipio, il legame della nostra antica storica tradizione.
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Oggi si è svolta una conferenza stampa che ha illustrato questa mostra che diverrà un tour virtuale.
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"Grazie all'associazione dei fotografi molfettesi, custodi di archivi ma soprattutto di tradizioni, valori e storia delle città, anche questa Pasqua, insolita come la scorsa a causa della pandemia, sarà vissuta a Molfetta – le parole del sindaco Tommaso Minervini – Con le fotografie dei diversi professionisti della città si darà valore e senso ai riti pasquali. Sarà un colpo d'occhio bellissimo e servirà per vivere al meglio la Pasqua 2021, considerando che siamo ancora nel pieno della pandemia"
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“Il fotografo vive di emozioni che riesce a trasferire in immagine – confidano i rappresentanti dell’associazione – la città di Molfetta ci ha permesso di narrare queste emozioni, in questo periodo tragico. Non potevamo sottrarci a questo impegno morale di rendere qualcosa a questa comunità, per questo motivo ci è sembrato giusto scoprire, anche noi stessi che l’avevamo dimenticato, questo tesoro che avevamo nei nostri archivi. È stato difficile selezionare queste immagini perché abbiamo trovato più di quello che pensavamo, vogliamo dare un segnale di positività: dire alla nostra comunità non ci saranno le statue nei percorsi tradizionali ma ci saranno le nostre immagini nei luoghi simbolo della nostra città. Ci è sembrato doveroso per rendere alla comunità tutto quello che ci ha dato”.
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“Una foto che ci ha colpito nella nostra scelta? Difficile da dire, anche perché gli archivi erano pieni di immagini. Abbiamo voluto privilegiare l’aspetto emotivo e dare uno sguardo anche alla gente in generale valorizzando e soffermandoci sui volti, i bambini accompagnati per mano dai papà, per le strade, i nonni. Abbiamo voluto tenere conto della cittadinanza molfettese. Ad esempio le statue ricoverate così in un portone causa pioggia è un omaggio alla emotività dei volti dei confratelli che si vedono estremamente preoccupati, ma è semplicemente un omaggio alla cittadinanza – continuano i fotografi della città – Sembrerà strano guardare tutte quelle immagini con volti che non possiamo più ammirare da vicino e la gente che attendeva con ansia l'uscita del Cristo Morto o della Pietà. Sembra una cosa strana me è la realtà che al momento non è più possibile”.
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Le foto saranno sistemate lungo la recinzione della Villa comunale, lato seminario, e anche lungo l'inferriata della recinzione del seminario; saranno 75 nel formato 100 x 150, invece 16 nel formato 300 x 200 con supporti che resistono alle intemperie esterne. Sono stati realizzati anche 5000 cofanetti di cartolina scegliendo 12 fotografie.
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Se la mostra ci riporterà anche, se in modo virtuale a rivivere i colori della pasqua molfettese, il ricavato di queste foto, che saranno messe all'asta, andrà in beneficenza alla “Casa Emanuel”.
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