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Associazioni molfettesi: “Zaki libero. Ma anche qui da noi quanti diritti sono calpestati?”

La Redazione
Zaki
Il lancio dell'iniziativa proprio il 19 marzo, in cui si festeggia San Giuseppe, per la chiesa uomo giusto e libero e garante di diritti
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Riceviamo e pubblichiamo la nota congiunta del coordinamento delle associazioni molfettesi che ha sostenuto il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki. Di seguito il corpo della nota.

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Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”, così recita l'art. 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ma quanti sono i diritti calpestati anche qui da noi?  È per rispondere a questa domanda  che realtà culturali, lavorative e religiose molfettesi si sono unite per smuovere dal torpore in cui la cittadinanza è immersa.

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E non è un caso che il lancio di questa iniziativa avvenga proprio il giorno del 19 marzo, giorno in cui si festeggia San Giuseppe. Definito dal Vangelo Uomo Giusto, Giuseppe ci insegna a metterci dalla parte di chi non ha diritto, perché fragile, perché indifeso come Maria appunto. Vogliamo “approfittare” della sua festa perché è stato Lui il primo a difendere i diritti di una donna, Maria, che altrimenti sarebbe stata lapidata perché incinta pur non essendo sposata. È il simbolo della ribellione alle convenzioni, della tolleranza e dell’accoglienza.

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Siamo partiti con la richiesta al Comune di conferire la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, che rappresenta il simbolo di quanti nel Mondo sono ingiustamente detenuti e torturati a causa del loro impegno per i diritti civili e politici e vogliamo andare avanti per dare voce a chi, anche a Molfetta sente di essere stato calpestato in un suo diritto. Attraverso iniziative “a tema” daremo voce alla Città grazie all'apporto di cittadini e associazioni sensibili alle questioni relative ai diritti umani che spesso, lo ricordiamo,  si uniscono a quella dei doveri perché “Non vale la pena avere diritti che non derivano da un dovere assolto bene” (Gandhi).

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Tutte le associazioni molfettesi ed i singoli cittadini che volessero aggregarsi a questo progetto e dare un contributo possono aderire, scrivendo a arciorizzonti@gmail.com

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venerdì 19 Marzo 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 5:19)

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COSIMO DE BARI
COSIMO DE BARI
3 anni fa

Il gesto vero fu quello di don Tonino Bello, quando, nonostante non stesse già bene in salute, a capo di 500 pacifisti andò tra le bombe di Sarajevo. Pertanto bisogna avere coraggio, andate in Egitto a manifestare per la libertà di questo ragazzo. Altrimenti è tutto fumo.