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Patrick Zaki, cittadino onorario di Molfetta. L’approvazione del Consiglio Comunale

La Redazione
Patrick Zaki
Minervini: "Caro Patrick, il carcere è duro ma la tua voce è indistruttibile. E noi oggi urliamo per la tua liberazione, pronti ad accoglierti in una giornata di festa"
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Durante il Consiglio Comunale svoltosi nella giornata di ieri, è stato discussa la proposta, avanzata da alcune associazioni molfettesi, di conferire la cittadinanza onoraria al giovane Patrick Zaki, studente a Bologna e attualmente imprigionato in Egitto. 

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Al termine delle consultazioni, la proposta è stata accettata, riconoscendo nella figura di Zaki i valori di libertà, di studio, di pensiero e di diritto alla partecipazione pubblica. In merito, si è espresso il primo cittadino Tommaso Minervini, con un lungo post su Facebook.

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"Oggi Molfetta è una città matura. Una comunità solida che torna a parlare di diritti con voce unica, unanime.

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Il Consiglio Comunale ha conferito all'unanimità la cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki. Vorrei ringraziare tutto l'associazionismo e tutto il Consiglio Comunale che si è fatto portavoce di questa azione di civiltà.

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La storia di Patrick è una storia che colpisce per la sua profonda ingiustizia. Un ragazzo dal volto gioioso, splendente, che paga il prezzo delle idee. Ma le idee non hanno un prezzo, le idee ci rendono vivi, le idee vanno urlate, difese. Le idee servono a costruire una società migliore. Eppure Patrick è in prigione a causa della forza delle sue idee. Che ingiustizia!

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Questa vicenda mi coinvolge personalmente. Il pensiero di un innocente obbligato alla detenzione, in un paese in cui i diritti delle persone non hanno valore, mi fa paura e mi porta indietro alla mia storia. Ho trascorso 41 anni nelle carceri come educatore, conosco bene gli sguardi degli ultimi, di quelli che per la società non contano nulla. Sono sguardi gravi, di chi lotta per conquistarsi una nuova possibilità e coltiva ancora la speranza, di chi, invece, è convinto che quella sia l'unica vita possibile, di chi purtroppo ha lo sguardo ormai spento.

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Il carcere è duro, è durissimo. A Patrick vorrei dire che mi è capitato di incrociare lo sguardo innocente di un ragazzo obbligato alla detenzione. È uno sguardo che conosco ed avverto il fremito dell'ingiustizia che stai subendo. Vorrei dirti, anche, che sento la forza delle tue idee, che tutta la città di Molfetta riesce ad ascoltare la tua voce.

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Caro Patrick, il carcere è duro ma la tua voce è indistruttibile. Preziosa. E noi oggi urliamo per la tua liberazione, pronti ad accoglierti in una giornata di festa".

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martedì 23 Marzo 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 5:14)

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Petruzzella Domenico
Petruzzella Domenico
3 anni fa

La giunta comunale di Molfetta guarda lontano ma perde di vista i problemi della nostra città