Molfettesi di fuori

Armando e Michele Vitrani e quel pub milanese che è una casa molfettese

Angelo Ciocia
Armando e Michele Vitrani
"I molfettesi che entrano nel nostro pub li riconosci. Quanti ne sono passati in 19 anni di attività"
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Si fa la valigia. Si parte per Milano. Sono tanti i concittadini che negli anni hanno fatto i bagagli e hanno cercato fortuna altrove. Chi per studio, chi per necessità. Chi per lavoro, chi per realizzarsi. Chi per ricongiungersi con un pezzo di famiglia. Chi per un mix di tutto ciò.

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"Nel 2002 è iniziata questa avventura chiamata Geko Pub – racconta Armando Vitrani, titolare di un pub a Milano assieme a suo fratello Michele – A breve sono venti anni di attività tra alti e bassi".

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E il riferimento al periodo è pressoché naturale. "Abbiamo le ossa rotte, ma anche la capacità di reinventarci. Abbiamo affezionato la clientela che ci ha scelto anche in questo periodo – racconta – Ma io e mio fratello siamo stati due brave formiche, con investimenti mirati e parte dei guadagni tenuti per il brutto tempo".

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Ma il bel tempo è vicino. Un raggio di sole entra nel pub quando arriva il molfettese di turno. "Inutile dire che Milano è una città cosmopolita, con più meridionali che lombardi – racconta – E poi ti entra sempre l'amico d'infanzia, arriva il molfettese che vuole una birra e lo riconosci. Ne sono passati di concittadini dal pub in questi anni. E ti senti a casa per un attimo".

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Ma la valigia dei sogni di Michele e Armando era colma di sogni. "Terminati gli studi, facevo le stagioni in estate e l'inverno ricaricavo le pile – racconta Armando – Michele, invece, lavorava nel settore della ristorazione qui a Milano già da 5 anni prima del mio arrivo".

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Poi una chiamata. "Apriamo qualcosa di nostro – raccontano – Abbiamo iniziato come un bar tendente alla birreria, una sorta di caffè diurno con chiusura alle 2. Poi siamo diventati sempre più birreria e paninoteca, tendendo a un pub e a ciò che con amore facciamo oggi". E sentendo i molfettesi che hanno vissuto Milano e considerano Geko una tappa fissa, i fratelli Vitrani, sono l'ideale per la visione di una sana partita di calcio. Che è la scusa perfetta per abbinarci la birra, o le birre, e le varie prelibatezze culinarie.

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E con amore accolgono i loro clienti. Con un slogan tanto simpatico, quanto celebrativo per i quindici anni di attività, nel 2017, "In 15 anni abbiam visto cose che voi astemi non potete neanche immaginare". Ma gli occhi si fanno colmi di gioia quando in diciannove anni di mondo di ristorazione c'è da servire il cliente molfettese. Quello a cui è facile riconoscere l'accento, quello con cui puoi scambiare due idiomi che di lombardo hanno poco. "Il molfettese che entra da noi, lo riconosci", chiudono con un sorriso i fratelli Vitrani.

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Da Molfetta a Milano, un legame fraterno. Un sogno convidiso.

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mercoledì 5 Maggio 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 3:08)

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