Ritrovarsi, condividere sorrisi e farlo con Marco.
nÈ questo il verso significato del “Memorial Marco Messina”, scomparso in una notte di luglio di tredici anni fa.
nn
Parenti, amici, ex compagni di squadra e di scuola, ormai come da rito, si sono riuniti nel primo pomeriggio di ieri.
nn
In un primo momento hanno apposto le loro firme sulla maglia della Roma, a lui dedicata, poi consegnata al cimitero dove oggi riposa.
nUn istante di raccoglimento, importante, prima che l’arbitro decreti il fischio d’inizio.
nn
Tra applausi e sorrisi, tutti in campo hanno portato la medesima maglia: i colori indossati sono stati quelli della Roma, squadra tanto amata dal giovane Marco, e con il numero 8 ben visibile sulle loro spalle. Lo stesso numero che portava con passione da giovane promessa del calcio molfettese, militando come centrocampista, nella società calcistica Bari Sport.
nn
Uno striscione, però, ha dominato il campo comunale “Petrone” lungo tutta la giornata: “Nessuno muore mai completamente, qualcosa di lui rimane sempre vivo dentro di noi. Marco nei nostri cuori”. Una frase che suona più come una promessa.
nn
Il tempo scorre, ma per questa giornata sembra essersi fermato: ogni anno, questo evento è sempre più sentito.
nQuei diciasettenni ormai cresciuti, fanno un salto indietro nel passato e tornano a divertirsi sul campo, come hanno sempre fatto.
nn
Il ricordo di Marco è lasciato alle parole di suo fratello Roberto.
n«Ogni anno in famiglia ci si chiede se questa volta sarà come quella passata, se ne vale ancora la pena – ha affermato – ma basta vedere i vostri sorrisi per capire che è ancora così». Nonostante le difficoltà incontrate, il covid non ha impedioto la relaizzione del memoriale, complice e favorevole anche l'entusiasmo e la partecipazione attiva di tutti i presenti.
n«Come dice sempre mia mamma, il bello di questa giornata è che lui si rispecchia nei sorrisi dei ragazzi che lo hanno conosciuto, in ciò che ci raccontate, in ciò che site diventati – continua – quindi un po' noi immaginiamo la sua vita ascoltando le vostre».
nn
Poi il fischio d’inizio, le partite hanno avvio. e con la sicurezza – come conclude Roberto – che lui da lassù è pronto per entrare in campo ed unirsi a tutti i suoi amici.
nn
Tra goal, pacche sulla spalla e scherzi in campo, a vincere è l’amicizia.
nLe scarpette da calcio, non più ben oleate, hanno corso sul prato del quadrangolare e non si sono lasciate abbattere nemmeno dal caldo torrido.
nn
Anche quest’anno, Marco correva lì con loro.
n
n