Riceviamo e pubblichiamo la nota del vice presidente nazionale della Federazione antiracket e anti usura, Renato De Scisciolo, che siesprime sulla questione esplosioni a Molfetta, dello scorso 9 settembre.
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Comprendiamo il lavoro, complesso e difficile, dei giornalisti, ma non possiamo tollerare e sottacere il fatto che le dichiarazioni rese dal vice presidente nazionale della Fai, Federazione antiracket e anti usura, Renato De Scisciolo, relative alla situazione del racket e dell’usura in Puglia siano state artificiosamente tagliate e cucite così da rapportarle alla situazione di Molfetta nel servizio andato in onda nelle edizioni del Tg3 Puglia del 14 settebre scorso,
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«Ribadisco – sottolinea il Presidente De Scisciolo – che Molfetta, ad oggi, non vive alcuna emergenza legata alle estorsioni, in tal senso non abbiamo alcuna segnalazione in merito, né alcuna denuncia. Diversa è la situazione nella Bat, con particolare attenzione alla città di Barletta, e sul Gargano. Certo – continua – abbiamo notizia di alcuni casi di usura o presunta tale. Se avessimo avuto solo il sospetto di una situazione emergenziale a Molfetta, noi stessi avremmo denunciato ogni cosa alle autorità competenti. Guardiamo con attenzione agli episodi relativi alle esplosioni dei cantieri avvenute, a Molfetta, nei giorni scorsi, e attendiamo l’esito delle indagini sena azzardare ipotesi infondate e non supportate da dati oggettivi. Per questo – conclude il Presidente De Scisciolo – adiremo le vie legali a tutela di coloro che hanno intenzionalmente strumentalizzato le dichiarazioni rese dal sottoscritto e di chi mette in discussione la legittimità e la correttezza della nostra Federazione presente a Molfetta, con una sede attiva da oltre un decennio, e che fa capo alla Fai nazionale».
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