Il rapporto “Comuni Ricicloni Puglia 2021” di Legambiente conferma l’ottimo dato della raccolta differenziata nel Comune di Molfetta.
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In un anno difficile, contraddistinto dalla pandemia, il miglioramento, seppur lieve, della percentuale di raccolta differenziata, passata dal 70,2 % del 2019 al 71 % del 2020, ribadisce, se mai ce ne fosse bisogno, l’importanza del servizio porta a porta introdotto nel 2015.
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Questo miglioramento conferma oggi Molfetta al 67° posto tra i 113 comuni, cosiddetti “Ricicloni”, avendo ampiamente superato il 65% di raccolta differenziata previsto dal Dlgs 152/2006 del Testo Unico Ambientale.
nNel rapporto di Legambiente emerge però un dato importante, ovvero, la produzione di rifiuto secco non riciclabile, a Molfetta, particolarmente elevata, tanto da arrivare a 144 kg/anno/abitante. Questa percentuale è la più alta tra tutti i comuni della S.A.N.B. (Servizi Ambientali del Nord Barese), di cui Molfetta fa parte, che hanno introdotto il porta a porta, ovvero, Ruvo, Terlizzi e Corato.
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Bisogna lavorare profondamente per abbassare la produzione pro capite di secco indifferenziato che incide pesantemente sulla TARI, responsabilizzando tutti gli attori pubblici e privati della città nell’ottica di un miglioramento ulteriore della differenziata.
nLe tre R (Recupero, Riuso, Riciclo) devono diventare il punto di partenza delle politiche ambientali della nostra città.
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Contemporaneamente, va chiuso il ciclo dei rifiuti, coinvolgendo i comuni della S.A.N.B. e puntando su impianti pubblici a partire da quello comunale di compostaggio sito in Torre di Pettine.
nIl risultato conseguito nella raccolta differenziata deve essere uno stimolo a migliorare il servizio porta a porta; ad investire in mezzi, personale, educazione ambientale; a coinvolgere la comunità.
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La raccolta dei rifiuti che oggi definiscono falsamente pora a porta avveniva davvero porta a porta negli anni 50/60. Adesso invece è il cittadino che senza essere mai stato assunto dalle imprese di raccolta rifiuti differenzia, pagando il comune, presso la propria abitazione i rifiuti prima di portarli fuori il portone della propria abitazione al fine di pagare una tassa sui rifiuti sempre più onerosa anno dopo anno.