Il suono della sirena, la forza delle idee e una comunità scolastica pronta a scendere in campo per pronunciare un grande no alla violenza di genere.
nProsegue la tradizione del liceo classico "Leonardo da Vinci" di Molfetta in occasione del 25 novembre, giornata mondiale per l'eliminazione contro la violenza sulle donne.
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Nel 2021 la performance- simbolizzazione, giunta alla nona edizione, parte dalla consapevolezza che la violenza di genere sia un'epidemia proprio come il covid-19. In quanto tale, si può arrestare soltanto con un efficace vaccino educativo.
nUn vaccino le cui dosi, durante la manifestazione, sono state trasmesse tramite la musica, tramite il linguaggio del corpo, tramite la recitazione, tramite l'arte.
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La performance è stata occasione di riflettere su come le differenze di genere siano radicate sin dall'infanzia e siano fattori da scardinare attraverso un'educazione che privilegi l'uguaglianza e la libertà. Libertà nel forgiare la propria identità in maniera fluida e libera da schemi e condizionamenti.
nQuest'anno la manifestazione del liceo classico rientra nel festival itinerante contro la violenza di genere “L’altra Me”, organizzato dal centro antiviolenza Pandora in collaborazione con la CPO del Comune di Molfetta.
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A curare l'organizzazione della performance, con la supervisione della dirigente scolastica, la professoressa Giuseppina Bassi, le proff. Emilia de Ceglia, Eleonora Sciancalepore, Maddalena Salvemini, per la regia e l'impianto globale, la prof.ssa Rossella Lezza per le coreografie, la prof.ssa Cozzoli per le musiche, i proff. Bucci e Colonna per la parte artistica, i proff. Stella de Trizio, Giuseppe Germinario e don Gino Samarelli.
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Il ricordo delle vittime di violenza, spesso consumata tra le mura domestiche, si è concretizzato con un gesto finale pregnante di significato.
nSul palco sono state collocate delle sagome, su cui sono stati riportati i nomi delle donne uccise nell'ultimo anno con le rispettive date di morte.
nUn segno che fa male, ma che rappresenta una presa di coscienza. Solo il primo passo per la speranza di un cambiamento in atto.
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