Stato di agitazione dei dipendenti e mandato ai soggetti sindacali di proclamare azioni di lotta. Sono le risultanze dell’assemblea del personale comunale svoltasi il 28 novembre nella sala riunioni della sede di Lama Scotella.
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L’ordine del giorno dell’assemblea è stato firmato da 142 dipendenti (su 240), e riguarda “problematiche del personale ancora non del tutto definite”.
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L’assemblea generale, assistita dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Diccap ed Rsu, stigmatizza “il palese disinteresse dell’amministrazione e dei dirigenti alle problematiche dei dipendenti comunali”.
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“Rivendica altresì l’immediato ripristino delle corrette relazioni sindacali, la costituzione del fondo risorse decentrate con le economie degli anni precedenti, la destinazione del fondo agli istituti contrattuali del 2016, il pagamento degli incentivi alla produttività dell’anno 2015, il pagamento delle indennità 2015, la convocazione della delegazione trattante per discutere del 2% del personale in assistenza agli organi, che può superare le 180 ore annue di lavoro straordinario, la possibilità di migliorare l’articolazione dell’orario di servizio con notevole risparmio di risorse, il corretto utilizzo dei fondi dell’articolo 208 del Cds, compresa la previdenza della polizia locale”.
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“Sembra che il Comune di Molfetta – afferma Onofrio De Bari, presidente delle Rsu del Comune di Molfetta – sia un'isola felice ma così non è. Siamo ormai da anni sotto organico, ognuno di noi lavora per sè e per gli altri andati in pensione”. In cambio, fa capire, c’è anche la beffa del ritardato pagamento di tutte le componenti del salario accessorio. “Per non parlare – conclude – del fatto che lo stipendio già risicato (per le molteplici responsabilità ed eccessivi carichi di lavoro pro capite) è fermo dal 2010”.
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Al momento potrebbero essere proposte nuove assemblee. Intanto le sigle sindacali, dopo aver chiesto un incontro al commissario prefettizio, hanno scritto anche alla prefettura.
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Ma per favore…..vi lamentate pure