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Don Emilio Stasi e una partita speciale

La Redazione
L'oratorio salesiano di Locri
Direttore dell'oratorio salesiano centro giovanile di Locri, racconta come i ragazzi e i cittadini locresi stanno vivendo l'attesa per Bari-Locri. Ben più di una partita di calcio
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Don Emilio Stasi è un uomo di Molfetta. Si è fatto le ossa, come si suol dire, nell’oratorio salesiano della nostra città. Lì è cresciuto come bambino, come giovane, come persona. Lì ha posto le basi per il radicamento della sua fede, diventata così impetuosa da portarlo a diventare sacerdote. Salesiano.

Oggi don Emilio è direttore dell’oratorio centro giovanile salesiano di Locri, paesino in provincia di Reggio Calabria. Zona non certo “semplice”. Realtà complessa, ma anche sfida bella e affascinante per un educatore, per quelli come lui, che amano stare tra la gente, tra i ragazzi, a suon di consigli e sorrisi. Di battute e barzellette. Basta poco (che poi è tanto) per essere amati.

Oggi è un giorno speciale per Locri e i locresi. Oggi va in scena una partita di calcio che ha il valore di un sogno per tutto il paese. Allo stadio San Nicola si disputa Bari-Locri. Non è una gara come tutte. Prima contro seconda nel girone I della serie D. Un match storico, irripetibile. La grande piazza di calcio contro la piccola matricola che si affanna per trovare le risorse economiche “giuste” ogni anno. La società del grande imprenditore cinematografico Luigi De Laurentiis contro quella della donna Antonella Modafferi, tifosa più che altro e trovatasi lì per senso di dovere nei confronti dei tifosi.

Ma Bari-Locri è anche riscatto per una città intera, piccolo sogno, voglia di sentirsi grandi e normali, ben oltre la periferia sportiva e sociale. Abbiamo chiesto a Don Emilio di raccontarci l’attesa dei locresi, il significato di questo incontro per la comunità.

No, chi conosce Don Emilio sa bene di non trovarsi dinanzi a un grandissimo tifoso di calcio. Non era e non è uno di quelli che preferirebbe una partita a due chiacchiere con un amico, con un fedele, con uno dei suoi giovani. Però è una che conosce le persone e la vita. E forse oggi uno spazietto per guardarsela, la partita, riuscirà anche a trovarlo.

“Domenica 28 ottobre 2018 – esordisce – Una partita… Bari-Locri… Uno scontro calcistico nel campionato di serie D. Ma per i cittadini locresi questa è molto di più che una semplice partita.

Questa partita ha assunto un significato diverso, diventando sinonimo di riscatto, di libertà, di lotta sociale e di crescita. C’è una dimensione sportiva che trasvola nel tessuto sociale, cristallizzatosi in passione, in questo match che mette di fronte il Locri alla squadra pugliese.

È una partita particolare questa. Ci sono partite capaci di diventare eventi dal sapore antico, carnali nel loro essere così dannatamente collettive. Partite dove, in un frame lungo appena novanta minuti, le emozioni di uno sport diventano amore per le proprie radici, per quel sentimento di mistica alchimia che salda una squadra all’identità di un intero paese.

Vengono messi in campo l’amore per la propria terra, il senso di appartenenza alla comunità locrese, il bisogno di legalità. Sentimenti forti, e a volte contrastanti, quelli che si respirano qui in terra calabra. Qui si vive di quello che il territorio ti offre: non c’è lavoro, i ragazzi e i giovani rischiano di finire in giri pericolosi. Ecco allora che un enorme spazio rettangolare, un campo di calcio, può diventare il modo di sentirsi qualcosa di più.

Quasi tutti noi, sin da bambini, abbiamo solcato i classici campetti di quartiere o di paese. Quasi tutti noi su quei campetti ci siamo formati: chi è diventato un calciatore professionista, chi continua a solcarli da semplice amante del calcio, chi ha smesso del tutto e chi è diventato un tifoso. Qui a Locri, però, questa domenica diventa una giornata storica. Essere presenti lì al San Nicola è un segno di grande speranza.

Sugli spalti del San Nicola, al di là del risultato calcistico, vince una comunità, quella jonica, capace di tracciare un riscatto sociale anche attraverso una semplice, spesso banale, domenica di pallone. Il volto della Calabria più bella arde di passione per questa partita.

L’ascesa calcistica del Locri è un successo sperato, inseguito e raggiunto con determinazione e sacrificio e che rende orgogliosi della realtà calcistica locrese. Un vero e proprio trionfo che è stato conseguito con una profonda convinzione, un grande impegno, una grande dedizione. Questo risultato esprime un valore ancor più grande perché coinvolge Locri, importante centro della costa Ionica reggina con un percorso calcistico alle spalle che si può definire storico, affondando le sue radici nel lontano 1909. Aggregazione e riscatto sociale sono gli effetti diretti di una sana competizione sportiva sostenuta e incentivata a beneficio, soprattutto, dei più giovani, perché possano acquisire gli alti valori insiti nello sport. Una realtà importante quella del Locri che riesce a coinvolgere tanti tifosi anche non residenti nella stessa cittadina, e nuovo impulso verrà dato anche dal completamento dell’impianto sportivo.

L’augurio allora è che questa partita possa motivare e incoraggiare al raggiungimento di tanti altri importanti traguardi, e conseguenti soddisfazioni, in campo sportivo e non”.

domenica 28 Ottobre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 9:00)

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Giovanni Salvemini
Giovanni Salvemini
5 anni fa

Bravo Don Emilio, con la tua semplicita' riesci sempre a raggiungere i tuoi obbiettivi.
Spero di trovarci un di',ciao
Giovanni Salvemini