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Intelligenza artificiale, Marco Borgherese: «Una sfida esaltante»

La Redazione
Marco Borgherese
L'intervento del vicepresidente di Network Contacts sul Sole 24 Ore. In focus anche il rapporto con il mondo dell'università
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La rivoluzione 4.0 legata all’intelligenza artificiale. È stato il focus di un articolo pubblicato nelle scorse ore su Il Sole 24 Ore, con l’intervento di Marco Borgherese, vicepresidente di Network Contacts.

Una rivoluzione, si legge nell’articolo, che rischia di scavare un solco profondo tra chi la governa e chi la subisce. Gestire questa transizione è la sfida a cui guarda Activa, gruppo Ict composto da più aziende (Network Contacts, React, Chorally e Borgherese Consûlere).

“La trasformazione digitale – ha detto Borgherese al Sol 24 Ore – è un processo complesso perché tiene insieme il passato e il presente di un’azienda con il futuro di un intero sistema. E come azienda di consulenza, Activa è corresponsabile di questo futuro. Per questo abbiamo unito al nostro interno le competenze IT di React, capace di reingegnerizzare o sviluppare ex novo specifiche soluzioni tecnologiche con la conoscenza del mercato e dei consumatori acquisita da Network Contacts, specializzata in Bpo; a cui abbiamo aggiunto la capacità di cogliere il dinamismo dei comportamenti grazie ai prodotti di Social CRM di Chorally. Una complementarietà di approcci che si riflette nell’attenzione allo sviluppo organico dei dipendenti, delle loro personalità e professionalità grazie alla Borgherese Consûlere, che così declina la stessa visione di innovazione di tutte le società del Gruppo”.

Nel cuore dell’articolo, anche il rapporto strettissimo con il mondo universitario, in primis con l’Università i Salerno, con cui il Gruppo Activa sta promuovendo il seminario “Intelligenza artificiale e ignoranza programmata: cosa dopo la scomparsa di tecniche e professioni?”.

“La collaborazione con il dipartimento di Scienze politiche, sociali e della comunicazione – aggiunge Borgherese – va proprio nella direzione di costruire queste nuove realtà. Il progetto B.4 M.A.S.S. finanziato dal Mise e gestito anche con l’aiuto dell’Università di Roma Tre e Bologna, è una ricerca che punta alla costruzione di una piattaforma multiagente, un sistema ibrido composto da agenti umani e virtuali per il trattamento dei big data. E qui sono racchiuse molte di quelle sfide capaci di cambiare il modo in cui percepiremo, organizzeremo, assoceremo valore al contesto. Quelle sfide che solo un ecosistema consapevole e cooperante può risolvere. Dargli forma è il nostro compito. Un compito esaltante”.

venerdì 9 Novembre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 8:40)

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