Lo spirito del Natale, l’atmosfera di casa, la voglia di famiglia. Messaggi tipici quando si parla di Natale. I greci li chiamerebbero “topoi”, il rischio è che diventino quasi un luogo comune.
C’era una volta infatti il Natale dei giochi a carte, delle famiglie rigidamente riunite in attesa della mezzanotte. Non che oggi non ci sia, ma è davvero la stessa cosa?
Molfettalive se l’è chiesto assieme ad Antonio Roselli, di Frog Entertainment. E ne è nato un video intimistico e riflessivo, per certi versi inusuale nel modo che molti hanno di concepire il Natale.
Abbiamo fatto un viaggio indietro nel tempo, in modo un po’ nostalgico, non per rimpiangere ciò che non c’è più, quanto almeno per conservarne e tramandarne l’essenza. Antonio Roselli l’ha fatto in vernacolo, mentre prepara un tavolino e nell’azione di ricaricare un carillon. Ricaricare, quindi riscoprire, rilanciare, rivivere.Tutto con la regia di Luca De Nicolo.
“Si tratta di un video che racconta i nostri ricordi di bambini – spiega Salvatore Altomare, della società Studio360, editrice di Molfettalive – e con un messaggio profondo, che vogliamo condividere con i molfettesi. Tutti noi amiamo il Natale, lo aspettiamo con impazienza e mille aspettative, salvo poi viverlo in modo frettoloso e fugace. Forse è arrivato il momento di fermarci un attimo, guardarci attorno e goderci l’affetto dei nostri cari. Ne vale la pena”.
“Ci ho pensato un po’ – afferma Antonio Roselli – La gente è abituata a seguire i miei video “leggeri” o meglio “ignoranti” come amo definirli. Quello che racconto però è un pensiero che da anni mi accompagna. Ho una famiglia fantastica, è la mia forza da sempre. E allora eccomi qua, con ricordi che sfiorano la mia mente, con qualche lacrima sfuggita e l’emozione di sempre. Spero arrivi dritto al cuore di tutti. Più che un augurio è un invito”.
Un invito che rivolgiamo a tutti i nostri lettori. Ci si chieda cosa rappresenti Natale. Ci si senta un po’ bambini. E sì, si mettano da parte rancori e divisioni. Ben oltre ogni topos. Si vivano queste feste in profondità, con il sorriso o con la risata. Con i propri genitori e i propri figli. Perché certe abitudini non devono avere età, ma vanno tramandate nel tempo. Come un testimone preziosissimo.
Auguri a tutti i lettori, allora. E soprattutto che sia un Natale speciale.