Ottocentocinque chilometri di distanza. Tanto separa Molfetta e Marostica, comune in provincia di Vicenza.
Un dato meramente statistico e di distanza, direbbero molti. Una distanza che si amplifica se la terra dove lavori e la terra dove hai il cuore distano anni luce per come si vive la Quaresima e la Settimana Santa.
Questo è l’unico problema di Vincenzo, confratello della Confraternita del Carmine che benedice il suo lavoro e maledice la sua voglia di Quaresima. Ma oggi sarà a Molfetta per gustarsi la processione che chiuderà, di fatto, i riti della Settimana Santa di quest’anno.
“Per chi sente particolarmente questo periodo dell’anno, essere lontano dalla propria terra è sempre difficile – esordisce così Vincenzo, che continua – Il pensiero è sempre a Molfetta, dove passione, cultura e tradizione sono intrecciate nelle strade e nelle vite dei molfettesi. Qui a Marostica non badano a questi aspetti, sono molto più freddi”.
Parole che lasciano intendere l’amarezza di chi vive fuori Molfetta questo periodo dell’anno. Parole ampiamente confermate dalle dirette Facebook dei cinque Misteri che hanno visto come fattor comune la vicinanza di tante persone. I saluti sono giunti da Brescia, Torino, da navigazioni verso Gioia Tauro, da ogni dove d’Italia. Anche da Stoccarda sono giunti saluti.
Molfetta vive di cultura e di passione. Molfetta vive di queste sue incredibili tradizioni. Molfetta vive di questi fratelli fuori sede. Vincenzo sveste i panni dell’amarezza e vestirà quelli del confratello. Gli occhi e il cuore di un confratello lontano che vuole godersi le sue otto ore di processione dopo la fredda Quaresima vicentina.