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Lega del Filo d’oro, in Puglia seguite 135 persone sordocieche nel 2018

La Redazione
La sede molfettese della Lega del Filo d'oro
Dai bambini al "Dopo di noi": le ragioni del 5X1000 alla Lega del Filo D'Oro per restituire un contatto con il mondo a chi non vede e non sente
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Offrire un’accoglienza stabile alle persone adulte sordocieche per rispondere alla domanda impellente dei genitori sul “dopo di noi”, riabilitare un numero sempre maggiore di persone diminuendo le liste di attesa per le valutazioni del Centro Diagnostico e aumentando i posti disponibili per i bambini che devono impostare il prima possibile un trattamento educativo-riabilitativo personalizzato. Continuare ad estendere la presenza della Lega del Filo d’Oro in un numero crescente di regioni italiane attraverso i Servizi Territoriali che svolgono un importante ruolo ponte tra le famiglie e gli enti attivi sul territorio di residenza e coinvolgono genitori e ragazzi in attività educative e di svago. Sono questi gli obiettivi della campagna per il 5×1000 della Lega del Filo d’Oro per aiutare l’Associazione a restituire a chi non vede e non sente un contatto con il mondo. Per destinare il 5×1000 alla Lega del Filo d’Oro basta inserire nella dichiarazione dei redditi il codice fiscale 80003150424 e apporre la propria firma.

La Lega del Filo d’Oro è, da oltre 50 anni, il punto di riferimento in Italia per l’assistenza, la riabilitazione, l’educazione e il reinserimento nella famiglia e nella società, delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. Nel 2006, quando debuttò il 5×1000, la Lega del Filo d’Oro era presente in Italia con due centri e sei sedi territoriali, attraverso cui riusciva a rispondere ai bisogni di 548 persone. Oggi i centri sono diventati cinque, le sedi territoriali otto e nel 2018 ha seguito 911 persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali. In Puglia, il Centro socio sanitario residenziale di Molfetta ha ospitato 57 utenti erogando un totale di oltre 15mila giornate di prestazioni. Il Servizio territoriale, invece, è stato il punto di riferimento per 78 persone sordocieche e le loro famiglie.

La Lega del Filo d’Oro, grazie alle sue strutture, cerca inotre di dare una risposta concreta alla delicata questione del “dopo di noi”, fornendo un aiuto prezioso alle famiglie. All’interno del secondo lotto del nuovo Centro Nazionale verranno realizzate due palazzine destinate ad accogliere 56 persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali adulte. Si tratta di 14 appartamenti per 4 ospiti ciascuno: ogni persona avrà la sua camera con bagno, mentre la zona giorno sarà comune, assicurando così la dimensione di “casa” e di “gruppo di famiglia” anche all’interno del Centro. Dall’altra parte, resta una priorità per la Lega del Filo d’Oro quella di poter garantire un intervento precoce ai bambini sordociechi da zero a 4 anni e ridurre le liste d’attesa, che oggi possono arrivare fino a 18 mesi[1]. Questo significa poter agire tempestivamente già nella primissima infanzia sulle abilità residue ed offrire così le migliori garanzie di recupero.

Grazie ai fondi raccolti con il 5×1000 la Lega del Filo d’Oro oggi può programmare l’apertura di nuove sedi in Italia, dando così risposte concrete a tante famiglie e portare a termine i lavori del nuovo Centro Nazionale di cui è già in piena attività il primo lotto – spiega Rossano Bartoli Presidente della Lega del Filo d’OroDestinare il 5×1000 alla Lega del Filo d’Oro non ha costi per i contribuenti, mentre nel caso in cui non venga inserita la preferenza con codice fiscale e firma, quella somma andrà allo Stato”.

Il nuovo Centro Nazionale permetterà di migliorare ulteriormente la qualità dei servizi per la riabilitazione delle persone sordocieche. Verranno inoltre incrementati i posti letto per i ricoveri a tempo pieno e quelli per la degenza diurna. Saranno raddoppiati i posti del centro diagnostico, e di conseguenza dimezzati i tempi di attesa per la valutazione iniziale. Inoltre, l’attesa per i trattamenti intensivi sarà più breve e bambini e ragazzi potranno essere seguiti più da vicino nel loro percorso.

Il futuro dei nostri figli non è stabilito dalla disabilità, ma dalle opportunità che si possono avere. – dichiara Rosa Francioli, mamma di Andrea (43 anni) e Presidente del Comitato dei familiari della Lega del Filo d’OroIncontrare o no la Lega del Filo d’Oro determina vite diverse. Ed è proprio la Lega del Filo d’Oro che mi ha regalato un figlio che non sapevo di avere”.

Con il 5×1000 alla Lega del Filo d’Oro si sostiene integralmente l’attività delle Sedi e dei Servizi territoriali. L’équipe territoriale della Lega del Filo d’Oro, composta da assistenti sociali e educatori, informa le istituzioni locali della presenza sul territorio di una persona sordocieca e delle sue esigenze specifiche. Inoltre, sono gli stessi operatori dei servizi territoriali a condividere e spiegare a familiari, insegnanti di sostegno, assistenti sociali e domiciliari e operatori dei centri sul territorio, come mettere in pratica i programmi riabilitativi individuali sviluppati dagli educatori e specialisti della Lega del Filo d’Oro.

Un modo questo, per far sì che la messa in pratica del programma riabilitativo sia efficace e condivisa e che tutti gli attori coinvolti camminino insieme nella stessa direzione per il benessere e l’autonomia della persona sordocieca. I servizi territoriali sono, inoltre, un punto di riferimento per le famiglie che rischiano di sentirsi inadeguate e sole nella gestione quotidiana dei figli e possono confrontarsi, anche grazie a momenti e iniziative organizzate dalle Sedi e dai Servizi locali, con altre famiglie che vivono la medesima condizione. Infine, i servizi territoriali organizzano delle attività dedicate alle persone sordocieche come le visite culturali tra le proposte più apprezzate – per allargare il loro mondo di riferimento e uscire dall’isolamento in cui rischiano di vivere.

COME DESTINARE IL 5X1000 ALLA LEGA DEL FILO D’ORO

Per destinare alla Lega del Filo d’Oro il 5 per mille è necessario inserire in dichiarazione dei redditi il codice fiscale 80003150424, seguito dalla firma. Anche chi non fa la dichiarazione dei redditi può destinare il proprio 5 per mille, consegnando in posta o in banca la scheda integrativa contenuta nel CUD.

venerdì 24 Maggio 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 3:00)

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