Attualità

Parley for the ocean, così l’OMM ha ripulito il fondale del lungomare molfettese

Luigi Caputi
Parley for the ocean
Maddalena De Virgilio: "I molfettesi domenica scorsa hanno mostrato un notevole interesse e una sensibilità al problema dell'inquinamento dell'ambiente marino"
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Squarciato l’azzurro, affascinante, ingannevole velo acqueo, si scopre un fondo di verità non roseo ma necessario. L’iniziativa di domenica scorsa, promossa dall’Osservatorio del mare di Molfetta, ha dimostrato l’autenticità di questo assunto. Si è trattato di un’operazione dall’alto valore morale e civico, un simbolo di senso di appartenenza e voglia di partecipazione al destino di questa città: pulizia del fondale del nostro mare da rifiuti estranei all’ecofauna indigena, lungo un tratto di costa compreso tra la spiaggia della Bussola e Molfetta vecchia.

“Ringrazio il comune- ha dichiarato ai nostri microfoni Maddalena De Virgilio, responsabile dell’OMM- e la Guardia Costiera, senza il cui permesso e sostegno non sarebbe mai potuta andare in porto l’iniziativa.” La guida dall’Osservatorio del mare, anziché focalizzare l’attenzione sul proprio sforzo organizzativo, preferisce insistere sull’apporto collaborativo delle istituzioni e del poseidon blue club, associazione di sub molfettese. Ma soprattutto evidenzia, da buona promotrice di un osservatorio, l’importanza, tutt’altro che passivamente voyeuristica e impotente, di chi osserva e capisce, di chi va oltre il semplice guardare. Il popolo molfettese, in questo senso, ha abbattuto il cliché dell’assoluta e disfattista prospettiva distruttiva del cittadino, priva dell’alternativa positiva e costruttiva. “L’observing è più importante del monitoring- ha affermato Maddalena De Virgilio- e i molfettesi domenica scorsa hanno mostrato un notevole interesse e una sensibilità al problema dell’inquinamento dell’ambiente marino. Il cittadino osserva meglio di chiunque altro, e sa cogliere alla perfezione l’evoluzione di un processo, lo stadio di una situazione. Bisogna dare fiducia alla gente, coinvolgerla, promuoverne la partecipazione. Noi dell’OMM cerchiamo di farlo da tempo, e devo dire che stiamo raccogliendo soddisfazioni”

Nell’operazione di pulizia del fondale sono stati rinvenuti oggetti di svariate tipologie. Non sono mancati i consueti e particolarmente attuali oggetti di plastica: bottiglie, bicchieri, posate, piatti e non solo. È in atto una campagna, sensibilizzata e promossa dall’associazione Parley for the ocean (che ha tra l’altro contribuito all’organizzazione dell’ultimo evento molfettese), di diminuizione e parziale eliminazione dell’uso di un materiale altamente inquinante e eccessivamente abusato. Inoltre sono stati trovati copertoni, sedie a sdraio, bottiglie di vetro, palloni, infradito e altri vari residui delle frequentazioni balneari. La Molfetta del presente è sensibile all’ambiente e alle sue possibilità di futuro migliore. Ben al di là del suo velo marino, scava in profondità alla ricerca di se stessa, eliminando e riciclando positivamente ogni ostacolo.

giovedì 15 Agosto 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 0:42)

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