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UIL: “Marittimi vittime del virus. Non riescono a ricongiungersi con i cari”

La Redazione
Marittimi
"I marittimi hanno grande difficoltà a sbarcare e ricongiungersi con le proprie famiglie, dopo tanti mesi vissuti per mare e che dalle proprie navi ci guardano con apprensione"
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Riceviamo e pubblichiamo la nota della Camera Sindacale Comunale UIL Molfetta 2 che analizza la questione marittimi, con l’appellativo di “vittime” in questa situazione epidemiologica.

Di seguito il corpo della nota

Marittimo, mestiere duro che da solo evoca lontananza, distacco e isolamento. Mestiere che più o meno ogni famiglia delle località costiere conosce, in quanto almeno un proprio familiare ne fa parte (per non parlare delle nostre famiglie molfettesi). Mestiere che da solo parafrasa quella che è la situazione che oggi tutti noi stiamo vivendo, “vittime” di questo virus che ha portato all’isolamento individuale dal mondo esterno; isolamento che i marittimi conoscono bene, rinchiusi per lunghi periodi tra poppa e prua.

Quegli stessi marittimi che ad oggi hanno grande difficoltà a sbarcare e ricongiungersi con le proprie famiglie, dopo tanti mesi vissuti per mare e che dalle proprie navi ci guardano con apprensione.
Quegli stessi marittimi, abituati per natura a confrontarsi con se stessi e legati alla legge del mare, dove è naturale dare soccorso a chi è in difficoltà.

Ecco che anche loro per il tramite il Fanimar (Fondo Assistenza Nazionale Integrativa Marittimi), con il senso di solidarietà che caratterizza la gente di mare, hanno contribuito con una donazione alla Protezione Civile per l’acquisto di materiale necessario a fronteggiare la pandemia in atto.

mercoledì 25 Marzo 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 17:00)

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