Evitare assembramenti è la priorità in questo momento di aperture e apparente libertà.
Una libertà che diviene ancora di più apparente perchè non si è tornati alla vita normale. E lo dimostra la nota che giunge dalla Conferenza Episcopale Pugliese.
“Le feste patronali e parrocchiali si limitino alle sole celebrazioni liturgiche, secondo le indicazioni date dagli uffici diocesani competenti. Non sarà possibile, nel rispetto della norma del distanziamento fra le persone attualmente vigente, organizzare processioni, trasferimento pubblico di immagini sacre, fiaccolate o momenti di preghiera che rischiano di creare assembramenti – Le parole che si leggono nella nota dei vescovi pugliesi, che continua – La gravità della situazione impone ancora molta prudenza e un grande senso di responsabilità, per evitare di vanificare gli sforzi fatti finora e ricadere in modo ancor più disastroso nel vortice del virus. Infatti, considerando la facilità con cui nelle processioni e negli altri momenti delle nostre feste ci sono assembramenti di persone nei quali non è possibile assicurare il distanziamento, sarebbe una grave mancanza di attenzione nei confronti della salute del nostro popolo trasformare le celebrazioni in drammatico momento di diffusione del contagio e di dolore. Il vivo senso di responsabilità che ci anima, ci spinge anche a vivere questi momenti di festa con maggiore sobrietà e attenzione alle povertà accentuate dalla pandemia, manifestando la solidarietà delle nostre comunità attraverso gesti significativi di condivisione”.
Saltano, dunque, una serie di appuntamenti estivi per Molfetta e per la sua tradizione. In primis, in ordine di tempo, la processione di Sant’Antonio da Padova, il Corpus Domini e la festa di San Corrado estiva.
Ma l’appuntamento più sentito, la festa patronale della Madonna dei Martiri, non sarà più concepita come siamo abituati a fare annualmente. Niente sbarco dell’icona la domenica prima, niente sagra a mare e, di conseguenza processione. Probabili grandi assenti bancarelle e giostre. Il tutto per evitare assembramenti e tenere basso il pericolo contagio come dichiarato dai vescovi pugliesi. La parte liturgica, però, non mancherà.
La notizia, nell’aria da quando la pandemia ha iniziato a galoppare, allontana la festa patronale da Molfetta. Ora la palla passa al Comitato Feste Patronali: come reinventerà la festa più sentita dai molfettesi in periodi in cui evitare assembramenti?