Attualità

Albano, Cottarelli, Lopalco: grande serata di cultura a Molfetta

Sara Fiumefreddo
Conversazioni dal mare
Con loro, Giorgino e il molfettese Mastromauro
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Appuntamento con la cultura e con l’attualità a Molfetta: Conversazioni dal Mare si conferma una rassegna ricca di incontri e di stimoli.

A moderare l’evento, ormai giunto alla quarta edizione e organizzato dall’associazione ArteMia Eventi in collaborazione con il comune di Molfetta, la Presidenza del Consiglio regionale Puglia, il patrocinio della Regione- Assessorato alla Cultura e l’Università degli studi di Bari, è stata Laura Bienna.

L’esordio è stato affidato a Pierluigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force pugliese e professore dell’Igiene all’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”. È stata questa l’occasione di parlare anche di una pubblicazione del ricercatore, risalente al 2018: “Informati e vaccinati. Cosa sono, come funzionano e quanto sono sicuri i vaccini”.

«Non possiamo abbassare la guardia,tutto dipende da noi- ha raccomandato l’epidemiologo – se siamo attenti ad identificare i casi e a prevenire i focolai non c’è motivo di temere una seconda ondata».

Lo hanno confermato, nel dialogo, anche Samantha Vilardi e Ilaria Donadio, medici del reparto di Terapia intensiva al Policlinico di Bari e testimoni del dolore dei mesi del lockdown.

«Quando sento il nome Paolo penso ancora al nostro storico paziente bergamasco -ha spiegato la Vilardi -la sua degenza è durata parecchio, ma siamo riusciti a curarlo».

Le considerazioni del professore hanno offerto altrettanti spunti di riflessione.

«Gli ospedali pugliesi sono stati smontati e rimontati – ha proseguito – non eravamo pronti a fronteggiare una pandemia mondiale, ma ce l’abbiamo fatta».

È sorta spontanea la domanda sulle tempistiche per il vaccino anti-covid e la risposta di Lopalco è stata immediata.

«La scienza non è fatta di annunci, non avremo la soluzione da un giorno all’altro, sappiamo ancora troppo poco».

Dopo la visione di un toccante filmato, in cui compare un ragazzo che è stato in rianimazione dopo essersi risvegliato dal coma, la serata è proseguita sull’onda dell’ informazione e degli aspetti sociali della pandemia con Francesco Giorgino, giornalista del Tg1 e professore di Teorie e tecniche del newsmaking all’Università “La Sapienza” di Roma.

In chiave sociologica e semantica, si è parlato, assieme alla giornalista Michela Di Trani, della pubblicazione del docente “Alto volume. Politica, comunicazione e marketing”, che tratta la trasformazione della comunicazione nella politica e quella della politica nella comunicazione.

«Il coronavirus, direbbe Durkheim, è un fatto sociale – ha spiegato il docente – la globalizzazione ne uscirà probabilmente rafforzata».

È seguita una riflessione terminologica su un’espressione ricorrente in questi tempi : “distanziamento sociale”.

«Non mi è mai piaciuta questa perifrasi, ma le piattaforme digitali sono riuscite ad attenuare la situazione offrendoci un modello sostitutivo di socialità».

Un salto dalla sociologia all’economia: il terzo ospite della serata è stato Carlo Cottarelli, professore universitario, economista e già direttore del Board del Fondo Monetario.

La sua pubblicazione “Pappagalli e Pachidermi: tutte le bufale sull’economia in cui continuiamo a credere” è stata punto di partenza per la conversazione. Hanno dialogato con l’autore Domenico Favuzzi, Presidente e Amministratore Delegato dell’Exprivia e Guovanni di Benedetto, giornalista di Telenorba.

«Mai fidarsi delle proprie percezioni quando si tratta di economia – ha affermato il professore – soprattutto in un momento come questo, i dati sono di rilevante importanza».

Anche i temi dell’inflazione, in aumento negli ultimi anni, e dei cambiamenti che il covid ha portato da un punto di vista economico, sono stati fondamentali.

«Per molto tempo i fondi pubblici sono stati usati in maniera erronea, è questa una delle criticità più forti. Non tutte le attività sono riuscite a ripartire».

L’edizione 2020 di Conversazioni dal Mare non è stata, però, interamente dedicata al coronavirus.

Molfetta ha colto l’occasione per riabbracciare un suo talento: il regista Giulio Mastromauro, vincitore del David di Donatello e dell’Ischia Film Festival con il cortometraggio “Inverno”, ha dialogato con Maria Grazia Longo.

«Sono molto legato alla storia di “Inverno”, che mi piace definire una stagione dell’anima – ha esordito il regista -arrivare al cuore delle persone è ciò che conta per me».

Il giovane molfettese, per cui il cinema rappresenta una terapia, si è commosso tornando nella sua città natale.

«Mi sono trasferito a Roma per inseguire il mio sogno, che allora era solo un’illusione – ha raccontato Mastromauro – Mi sono gettato a capofitto in questa barca dell’avventura».

Non solo cinema, ma anche letteratura. Ospite finale della rassegna, cui la cittadinanza ha partecipato attivamente, è stato il cantautore pugliese Al Bano Carrisi, che ha presentato il suo libro “L’origine del mio mondo: Madre Mia”.

L’esordio del cantante ha trasmesso una nota di positività legata alla situazione che stiamo attraversando.

«Dobbiamo essere più forti del covid, perché l’essere umano, negli anni, ha dato prova di saper sconfiggere tutto».

Il cantante ha condiviso con il pubblico il suo approccio al mondo della musica, ripercorrendo i momenti salienti della sua giovinezza.

«A sedici anni pensavo più alla musica che agli studi – ha raccontato Al Bano – la mia testa era a Milano, vivevo già in quelle case e in quella nebbia».

Molfetta, invece, vive nell’atmosfera culturale che Conversazioni dal Mare ha saputo ricostruire alla perfezione.

domenica 12 Luglio 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 12:40)

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Maria P.
Maria P.
3 anni fa

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