E’ da diverse settimane che, la presenza dell’alga tossica nelle acque delle spiagge molfettesi, sta causando disagi ai bagnanti.
Una problematica, questa, che è stata confermata dal monitoraggio svolto, come di consueto, dall’ARPA – Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione dell’ambiente. I dati, ricavati dalla rilevazione della presenza dell’Ostreopsis ovata nelle acque marine, lasciano emergere un quadro preoccupante per il litorale molfettese e non solo.
Infatti, in zona Prima cala, è stata rilevata una concentrazione pari a 44.895 cellule/litro in colonna d’acqua, negli ultimi quindici giorni di luglio. Il dato risulta critico perchè, stando a quanto stabilito dal Ministero della salute, superata una concentrazione di 30.000 cellule/litro, si prospetta la possibilità di un eventuale rischio sanitario.
E’ risaputo, infatti, che l’alga tossica, rilasciando tossine, provochi l’insorgenza di riniti, eritemi, febbre e altre patologie respiratorie.
Il dato, sebbene in calo rispetto a quello individuato nella prima quindicina del mese, è comunque da tenere sotto controllo; così come, da monitorare è la situazione dell’intero litorale pugliese.