Attualità

“Noi demonizzati perchè vacanzieri in Grecia”. La testimonianza di Carmela

Angelo Ciocia
Vacanza in Grecia di Carmela
"Mascherine obbligatorie ovunque e discoteche chiuse. In Italia si è aspettato Ferragosto per chiuderle"
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Carmela e la Grecia, un binomio inscindibile in estate dal 2006. Un binomio che è diventato tanto quotidiano negli anni che ritornarci, quest’anno, doveva essere pure formalità. Un binomio, stando alle sue parole, davvero contagioso.

“Vado in Grecia dal 2006, ogni anno in nuovi posti o aggiungendo sempre del nuovo. Mai ho trovato una Grecia bella come quest’anno”, spiega Carmela. Quattordici anni di vacanze nella terra ellenica, nella patria degli dei. E delle spiagge incontaminate. A maggior ragione quest’anno.

“Quest’anno abbiamo ammirato pochissimo turismo internazionale in Grecia, solo gente del posto, spiagge con distanziamento sociale ancora più accentuato rispetto al solito. Mai nessuno ha avuto timore di avvicinare noi italiani, anzi tutti si sono dimostrati gentili, curiosi di sapere della situazione covid italiana, in sostanza siamo trattati con i guanti in Grecia”. Con tanto di specifica, in Grecia. “Noi siamo stati demonizzati per la scelta delle vacanze all’estero, ma vi racconto la mia Grecia e la mia vacanza”, continua Carmela.

“Sono partita il 15 agosto, quando in realtà sarei dovuta partire il 13. L’ordinanza di Emiliano era molto confusa, inizialmente, e non prevedeva la possibilità di fare il tampone. Con mio marito e una coppia di amici abbiamo deciso di attendere questa postilla di non poco conto prima di partire – comincia così il racconto di Carmela – Questo ha comportato, ovviamente, la cancellazione della prenotazione del traghetto e degli hotel prenotati, essendo il nostro un viaggio itinerante in Grecia. Nonostante tutte le prenotazioni non fossero più rimborsabili, gli host greci hanno deciso di non applicarci le penali. Sarebbe stato così anche in Italia?”

E se prima è stata la Grecia a “bloccare” gli italiani, nel giro di qualche mese, la ruota si è ben presto capovolta. “Ci siamo tutti indignati, a inizio giugno, quando la Grecia ha aspettato per aprire i propri confini all’Italia. E’ bastato qualche caso, peraltro asintomatico, di rientro da Corfù, Mykonos, Zante per far partire la caccia alle streghe. Da quel momento tutti si sono sentiti in diritto di esprimere le proprie opinioni, è partita una demonizzazione nei confronti di chi è stato in Grecia e nazioni simili”, è il commento amaro di Carmela.

E il paragone tra quanto visto in Grecia in pochi giorni di vacanza e quanto si vede costantemente in Italia, è presto servito. “Si è parlato e tanto della situazione in Grecia, senza conoscerla. Nelle isole della movida greca era previsto il coprifuoco per le discoteche a partire dalle 23 fino alle 6 del mattino, mentre da noi si è aspettato che passasse Ferragosto per giungere ad una ovvia conclusione. Personalmente non ho visto nessuno in Grecia con la mascherina calata: questa era assolutamente obbligatoria in ristoranti, negozi e bar sulle spiagge. Possiamo dire la stessa cosa dell’Italia? – il confronto fatto da Carmela, che continua con i paragoni tra Italia e Grecia – Potremmo mettere a confronto le mie foto in spiagge greche semideserte e tutte le foto che pullulano sui social della bellissima Gallipoli e della Sardegna con gente ammucchiata, senza il minimo distanziamento e senza mascherina. Serviva fare una discriminazione così grande verso chi è andato in vacanza, ad esempio, in Grecia?”.

E l’amarezza per quella che Carmela considera una discriminazione e una demonizzazione della vacanza ellenica continua. “Sinceramente mi sentivo più sicura in Grecia. Sono in giro a Molfetta da poco più di 48 ore perchè ho dovuto aspettare il risultato negativo del test, ma qui non vedo il livello di sicurezza e attenzione che ho notato nel mio soggiorno in vacanza – le sue parole – Qualcuno ha mai letto i numeri dei contagi in Grecia e magari li ha confrontati con quelli della Francia? Contano 7000 casi casi al giorno, però chi arriva dalla Francia può circolare liberamente”.

Infine un monito a tutti. Un invito a non essere leggeri. Verso la minaccia epidemiologica e nei confronti dei pregiudizi che, in questi casi, volano via facili. “Apriamo tutti gli occhi ed evitiamo di puntare il dito contro se poi siamo i primi a non metterci in sicurezza”, chiosa Carmela.

Un bagaglio di esperienze elleniche che si conclude con un tampone. Negativo, ovviamente. Di positivo c’è che Carmela e i suoi amici hanno sfidato i pregiudizi, hanno messo in campo le giuste precauzioni. Per la Grecia, questo ed altro: Carmela e questa terra, un amore davvero contagioso.

venerdì 4 Settembre 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 10:59)

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Claudio Bartoli
Claudio Bartoli
3 anni fa

A prescindere dall'aspetto sicurezza che posso anche condividere (è vero quello che dice Carmela su Molfetta), non concordo sulla necessità di andare all'estero in un paese che illo tempore aveva demonizzato l'Italia quando il nostro settore turistico aveva bisogno del nostro turismo per sopperire alla mancanza di una grossa fetta di stranieri. Probabilmente rimanere nella propria nazione o, ancora meglio, nella propria regione avrebbe dato un contributo maggiore al contenimento del virus. Aggiungo che purtroppo non tutti sono così rispettosi delle regole come Carmela.

Andrea Serioli
Andrea Serioli
3 anni fa

Io sono rientrato da Zante pochi giorni fa il 3 settembre e mi trovo in completo disaccordo.
Siamo stati trattati male dalle forze dell'ordine e dai greci,le mascherine venivano usate da pochissime persone e il distanziamento sociale non era minimamente rispettato. Addirittura c'erano cuochi che cucinavano senza mascherina.
Persino dentro la stazione di polizia gli stessi agenti non rispettavano le regole…
Il mare era spettacolare ma per il resto mi ha lasciato molto insoddisfatto

Maila Galli
Maila Galli
3 anni fa

Mi unisco alle considerazioni di Carmela..sono appena rientrata da Kastellorizo , un paradiso, dove vado sa 7 anni…al rientro dono stata trattata come un'appestata da mucchi di persone senza mascherina. Il mio tampone è ovviamente negativo…vorrà dire che adesso terrò io a distanza gli smascherati perché io sono negativa e loro?

pino
pino
3 anni fa

questa e' l'altra faccia della medaglia: ovvero il retro!
nei fatti e nella cronaca tutto e' andato bene fino a quando sono iniziati i rientri di coloro che hanno ben pensato di disattendere il consiglio dato a tutti gli italiani di scegliere il nostro Paese per le vacanze 2029.
la cronaca e la impennata dell”aumento dei casi Covid ( specialmente in Puglia!) sono sotto gli occhi di tutti.
se poi a questo danno social/sanitario si aggiunge la considerazione che i soldi spesi all'estero avrebbero esser saggiamente ben spesi in Italia a vantaggio dells nostra economia, mi pare che le considerazioni espresse dalla ns. amica lettrice possano essere equiparate a semplice demagogia fatta ad esclusivo tornaconto personale in disprezzo del bene pubblico nazionale

Raffaella fresia
Raffaella fresia
3 anni fa

Sono d'accordo con la signora….mio marito ed io attualmente siamo in Grecia. 48 ore prima di partire abbiamo dovuto comunicare i nostri dati personali, itinerario e luoghi dove avremmo soggiornato con i recapiti. Traghetto pulitissimo e disinfezione costante. Mascherine obbligatorie al chiuso e sui ponti all'aperto. Allo sbarco siamo stati sottoposti a tampone. Il referto in 24 ore. Durante le quali mascherina obbligatoria e ddistanziamento. Ristoranti bar tutti gli addetti con mascherina correttamente posizionata. Sulle spiagge tra gli ombrelloni deve esserci minimo due metri di distanza e non ci si deve avvicinare agli altri bagnanti a meno di due metri. I controlli della polizia sono discreti ma se trovano distanze inferiori scatta la multa….. 15 anni e torneremo…..

Nironi Nicoletta
Nironi Nicoletta
3 anni fa

Sono d'accordissimo con Carmela… Ovviamente sono in Grecia anch'io, non si può tradire una terra come questa…

Daniela luzzi
Daniela luzzi
3 anni fa

Concordo pienamente con quanto scritto da Carmela. Dopo 20 anni che ci recavamo in Grecia abbiamo acquistato una casa sul Peloponneso.
Distanziamento sociale, ombrelloni distanziati, spiagge deserte. Vogliamo parlare dei prezzi? Della gentilezza di questa meravigliosa gente?
Noni sento in colpa per essere venuta qui in vacanza
Anzi,qui sono tranquilla.

Silvia Ferrari
Silvia Ferrari
3 anni fa

Sono pienamente d accordo con la Sig.ra Carmela, trascorro 5 mesi all'anno in Grecia e quest'anno era decisamente più sicuro trascorrere le vacanze qui. Le coste italiane sono devastate da kilometri di stazioni balneari dove è impossibile il giusto distanziamento ed essere sempre in sicurezza.

Giuseppe Politi
Giuseppe Politi
3 anni fa

La Grecia è stata demonizzata non per i numeri covid, ma per il turismo che toglie all'Italiano. Perché non ci si chiede come mai tantissime persone fanno vacanze in Grecia quando si dice che l'Italia è tanto bella? Anch'io sono diversi anni che vado in Grecia.

Giovanna Mureddu
Giovanna Mureddu
3 anni fa

Sono perfettamente d'accordo, in Grecia i contagiati sono pochissimi e le misure preventive applicate sono di livello elevato. Credo che la motivazione di questa demonizzaziine sia una bieca guerra turistica. Come sempre in Italia facciamo i prepotenti con gli indifesi e i deboli con i forti.

Lino Ĺupis
Lino Ĺupis
3 anni fa

La vacanza in Grecia ve l'aveva ordinata il medico?