Attualità

Inaugurato lo stadio d’atletica “Mario Saverio Cozzoli”

Angelo Ciocia
Stadio Mario Saverio Cozzoli
Il gioiello dell'atletica del Sud pronto per ospitare eventi nazionali e internazionali
scrivi un commento 2492

Molfetta ha il suo stadio di atletica. Ci sono voluti anni e varie vicissitudini, ma il “gioiello dell’atletica del Sud” ha preso vita.

Prima il meeting giovanile e poi il meeting nazionale, hanno segnato l’esordio della pista.

Un avvio bagnato che i scaramantici ipotizzano sia un avvio fortunato.

A benedire l’opera il vescovo Mons. Domenico Cornacchia, accompagnato dal vicario generale don Raffaele Tatulli e dal segretario don Luigi Ziccolella. A tagliare il nastro il sindaco Tommaso Minervini. Presenti Alfio Giomi, presidente nazionale FIDAL, Giacomo Leone presidente FIDAL Puglia e Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, nonché figlio di Mario Saverio Cozzoli a cui è dedicata la nuova struttura sportiva.

Scoperta la targa in memoria di Cozzoli, è la fanfara dei carabinieri X reggimento Campania a intonare l’inno di Mameli e a sfilare in campo. Presentato anche il libro di Mario Saverio Cozzoli, definito “un educatore, una figura di cui abbiamo bisogno oggi”.

Le parole dei protagonisti

Tommaso Minervini: “L’obiettivo, da tre anni a questa parte, è riportare alla vita pezzi di città che erano ruderi. Questo stadio è un rudere dal dal 1990. Fu fatta una parte dei lavori per i Mondiali del 1990, nel 2008 fu approvato il progetto preliminare, nel 2013 iniziano i lavori, ma il giorno dopo i lavori sono sospesi. Adesso riportiamo alla luce una grande incompiuta. È un intervento costato circa 7 milioni di euro, per ospitare competizioni nazionali e internazionali, con tribuna 1000 posti in 35000 metri quadri di superficie. Questo è un processo di rigenerazione della città, non facciamo solo edifici ma costruiamo la nostra storia. Un figlio di questa città, nell’ambito dello sport e dell’impegno civico, è Mario Saverio Cozzoli. L’obiettivo è consegnare testimonianza; gli edifici hanno un anima e bisogna legare il passato al futuro, per questo intitoliamo questa opera a un uomo di sport del nostro paese. Noi abbiamo messo le mura, la FIDAL ci metta l’anima e i grandi valori delle varie discipline di atletica”.

Vito Cozzoli: “Mio padre ha dato tanto a questa città, per lui lo sport era una palestra di vita e un veicolo di valori. Questa è l’occasione di fare tesoro di questi insegnamenti, lo sport ha ancora tante potenzialità: il torneo di Roma di tennis è stata l’occasione per fare sport e veicolare il Made in Italy e varie eccellenze. Il libro di Pepe (presentato durante l’inaugurazione dello stadio, ndr) è una straordinaria testimonianza per il paese, voluto dalla mia famiglia per metterlo al servizio della comunità perché mio padre ha sempre avuto lo sguardo verso l’altro”.

Alfio Giomi: “Impianto straordinario di caratura importante, una struttura da sfruttare. La Puglia è terra fertile di atleti, penso a Mennea e agli attuali Greco e Musci. Il meeting di oggi è un biglietto da visita importante per il movimento”.

Giacomo Leone: “Finalmente la Puglia ha un impianto degno di nota, tanto che si può pensare di ospitare importanti eventi nazionali e internazionali”.

venerdì 25 Settembre 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 10:23)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti