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Coldiretti sulla Xylella a Monopoli: “Mancano strategie per contrastare la malattia”

La Redazione
Alberi colpiti da Xylella
"Dal 2013 distrutto gran parte del patrimonio paesaggistico e olivicolo pugliese"
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La presenza confermata della Xylella Fastidiosa su alcuni ulivi infetti in agro di Monopoli, anche a ridosso della Statale 16 in zona cuscinetto e al confine con la zona indenne, per cui è già definita e battuta a tappeto un’area buffer attorno alle piante, conferma quanto la malattia stia continuando a ‘camminare’. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia che chiede un approccio profondamente diverso per il contenimento della Xylella, rispetto a tempi e modalità per l’estinzione dei focolai attivi, monitoraggi e campionamenti.

“E’ una notizia molto grave ma che non giunge inaspettata, considerata l’estensione della malattia che ha assunto proporzioni inaccettabili proprio nella Piana degli Ulivi Monumentali. La ‘sputacchina’, l’insetto vettore, è ancora attivo e continua mietere vittime tra esemplari di pregio straordinario”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

La Xylella è certamente la peggior fitopatia che l’Italia potesse conoscere – denuncia Coldiretti Puglia – che ‘cammina’ ad una velocità impressionante, considerato che in 6 anni il danno del patrimonio olivetato ha superato 1,6 miliardi di euro.

“Nell’area di Fasano, Ostuni, Carovigno e Monopoli sono presenti 250mila ulivi, esemplari di pregio straordinario – incalza il presidente Muraglia – che potrebbe fregiarsi della prestigiosa dichiarazione di ‘sito patrimonio dell’Unesco’. E’ impensabile che questo immenso patrimonio vada perduto”.

“Continua a mancare una strategia condivisa e univoca tra enti regionali, nazionali e comunitari per fermare la malattia e ridare speranza di futuro ai territori che hanno perso l’intero patrimonio olivicolo e paesaggistico”, aggiunge ancora Muraglia. “Per la lotta alla malattia il Consiglio regionale ha assunto un orientamento chiaro il 31 maggio 2018, approvando un ordine del giorno all’unanimità che prevede la discussione sul tema Xylella attorno al tavolo istituzionale, di cui Coldiretti Puglia chiede da anni invano la convocazione urgente perché il dramma della Xyella in Puglia continua ad essere affrontato e gestito a pezzi, senza una strategia condivisa anche dai differenti enti preposti della Regione Puglia”, conclude il presidente Muraglia.

La stessa Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) – precisa la Coldiretti – ha lanciato l’allarme sulla diffusione della Xylella che minaccia la maggior parte del territorio Ue dove tra l’altro sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo con il contagio che avanza inarrestabile verso nord.

Dall’autunno 2013, data in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – continua Coldiretti – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, fino ad arrivare in provincia di Bari.

Monitoraggi, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, restano – aggiunge Coldiretti Puglia – l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia – sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione.

martedì 29 Settembre 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 10:22)

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