Attualità

“Non vanifichiamo la morte di Barbara”, stamattina la manifestazione in ricordo della 24enne

Alessia Sciancalepore
“Sotto un cielo di diamanti”
La testimonianza: "Dobbiamo diventare ambasciatori della sicurezza, coltiviamo un messaggio di cultura della vita"
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Per tutte quelle volte che abbiamo scritto un messaggio ad un genitore, ad un amico, ad un figlio, ad un conoscente, dicendo: “Sto per tornare a casa”; o “Tra 5 minuti arrivo, sono già per strada”.
Per tutte quelle volte che siamo effettivamente rientrati a casa.
E per tutte le altre che, invece, su quella strada, quella che abbiamo percorso mille volte, il fato ha deciso di cambiare le carte in tavola: di infrangere la certezza di una madre, di spezzare il sorriso di una famiglia, di negare il futuro ad una creatura ancora giovanissima.
Proprio come Barbara.

Questo, il messaggio che stamattina ha unito in piazza Municipio una copiosa folla di gente, per l’iniziativa “Sotto un cielo di diamanti”: un incontro di riflessione e sensibilizzazione in ricordo della 24enne tragicamente venuta a mancare il 17 luglio scorso.
Nel corso della manifestazione, è intervenuto Mario Caputo, segretario di “Ciao Vinny”, associazione che da anni opera nell’ambito della sicurezza stradale.
<<È importante che ciascuno di noi diventi “ambasciatore della sicurezza” – afferma Caputo – ci dobbiamo prodigare per coltivare un messaggio di cultura della vita, per scardinare la convinzione che, queste, siano cose che possono succedere solo “agli altri”>>.

Sulla stessa scia, anche gli interventi dell’assessore alla sicurezza e protezione civile Ancona e del sindaco Minervini.
<<Perdere una giovane vita è innaturale – dice Tommaso Minervini – Come istituzione, abbiamo il compito di fare la nostra parte ma, se si guida con un tasso alcolemico 3 volte al di sopra della media, non c’è intervento fisico che tenga. Ognuno deve essere responsabile>>.

Un invito affermato a gran voce, una chiamata al senso civico e all’attenzione sulle strade, che si è concretizzata nella proposta del sindaco di istituire un polo associativo che sensibilizzi sulla tematica.
<<Ciò che avete realizzato oggi – prosegue il primo cittadino – è una pro-vocazione, una chiamata in avanti. Noi, come amministrazione, la accogliamo e ci rendiamo disponibili a fornirvi sedi e strutture affinché si possa creare una cultura stradale, un messaggio che arrivi dai giovani ai giovani>>.

Un gesto di grande forza, poi, quello compiuto dai genitori della giovane. Un messaggio straziante e al tempo stesso speranzoso che passa dalle parole della madre, Ileana.
<<Il peggior incubo di un genitore è che qualcuno suoni alla porta e dica: “c’è stato un brutto incidente” – comincia – A volte, noi genitori sembriamo petulanti quando ripetiamo di fare attenzione sulla strada. Barbara mi diceva sempre di stare tranquilla. Purtroppo, ciò che è successo mi ha dato ragione. Non è uno scherzo mettersi alla guida ubriachi. Facciamo in modo che la morte di Barbara non vada sprecata>>.

Ultimi, ma non per importanza, i contributi affettuosi e commossi di amici e conoscenti: un inno alla vita a più voci, un’esortazione a non avere paura di vivere, di ridere, di sperimentare.
Un monito a non avere timore, mai, di poter dire “sto tornando a casa”.

domenica 4 Ottobre 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 10:07)

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Roberto Posa
Roberto Posa
3 anni fa

Magari Caputo e gli altri del comune invece di professarsi a parole interessati alla sicurezza urbanizassero con i fatti in sicurezza la nuova 167 vedi raddoppio ponte schivazappa piuttosto che dedicare risorse a opere estetiche o ancora più semplicemente garantissero l'illuminazione accendendo i lampioni come vicino alla rotatoria di via Terlizzi