Sono giorni speciali per “L’immagine”. L’azienda molfettese spegne quaranta candeline, un traguardo bellissimo per l’azienda di Gaetano Armenio e Stefano Salvemini. Nata per sfida dei soci in giovane età post scolastica, oggi è una solida realtà con uno stabilimento di produzione a Molfetta e un ufficio commerciale anche a Milano.
“Siamo partiti nel 1980 subito dopo aver ultimato glinstudi al liceo. Eravamo un gruppo di amici che insieme avviarono questa attività che si occupava di stampa serigrafica su gadget pubblicitari, penne, magliette, comencooperativa “L’immagine” – le parole di Gaetano e Stefano, soci fondatori, tutt’oggi impegnata in quell’azienda diventata una questione viscerale con gli anni – Eravamo senza soldi, ma carichi di avventura. Come cooperativa siamo durati appena tre anni con difficoltà enormi, incassi quasi inesistenti perchè quel poco che veniva incassato era reinvestito in impianti tecnici. Siamo rimasti, dunque, in tre soci e abbiamo continuato questa avventura nel settore della stampanserigrafica”
Un nastro riavvolto che porta alla luce aneddoti ed esperienze di questi primi quarant’anni dell’azienda. “Abbiamo comprato il primo ciclostile di Molfetta, tutto prese forma pian piano e così siamo riusciti ad ampliare il portfolio clienti e i fatturati”, ricordano.
L’azienda cresce, l’entusiasmo sale, ma c’è sempre il periodo di svolta e cambiamento. “Un’altra grande svolta avvenne quando abbiamo partecipato alla gara di appalto di un grosso ente. Estasiati, felici, contenti, ma questo ente tardava i pagamenti, noi stringevamo i denti e il terzo socio optò per uscire dalla società – ricorda Gaetano Armenio – Grandi cambiamenti ci furono nel 1992. Decidemmo di costruire il nostro capannone in zona industriale. Erano gli anni in cui la lira fu svalutata, ci fu il blocco dei finanziamenti e in una sera d’estate, dalla gioia del capannone, ci ritrovammo con lo sconforto che quel passo non era più finanziabile. Ci siamo rimboccati le maniche ed eccoci qui”.
Eccoci qui a raccontare una storia fatta di cambiamenti. Una storia che dal 1992 è proseguita sino ai giorni nostri. Non senza monotonia. “Siamo un settore che è cambiato notevolmente in questi ultimi anni. Il settore della stampa tradizionale sta lentamente scomparendo, avevamo avvertito questo cambiamento, tutto il mondo è in evoluzione, quindi, nel 2008, quando ci fu la grande crisi, abbiamo deciso di abbandonare il settore della stampa tradizionale e siamo entrati nel settore del packaging, fornendo e realizzando il packaging per varie confezioni alimentari”, spiegano.
Il motivo del cambiamento? “Se vuoi rimanere in piedi per così tanto tempo devi reinventarti ciclicamente; o ti adegui o sei destinato a scomparire. Non è facile cambiare, il cambiamento spaventa, all’inzio non sai mai se è la strada giusta – raccontano – In 40 anni ci siamo sempre messi in gioco, l’anomalia bonaria è che noi siamo soci da 40 anni. Qui al Sud manca la cultura di riunirsi e lavorare insieme. Questo sodalizio continua, abbiamo due ruoli diversi e ci compensiamo uno con l’altro”.
Un matrimonio che continua alla grande con Stefano Salvemini a gestire la produzione e la gestione dei fornitori dei rappresentanti e dell’ufficio commerciale a Milano, e Gaetano Armenio con il suo portfolio di clienti istituzionali e aziendali a cui ha affiancato la promozione turistica con una serie di eventi, stesura di guide turistiche e una sezione dedicata all’editoria di questo settore. Un’altra novità de “L’immagine”.
“Oggi lavoriamo bene ed esportiamo anche in Grecia e Albania dove i nostri prodotti di packaging ed etichette sono di qualità – sono le parole riguardanti il presente, con un occhio al futuro – Oggi è difficile fare programmi a lungo termine alla luce di quanto accaduto quest’anno con la pandemia. Abbiamo avuto la fortuna di essere stati operativi durante il lockdown, ma abbiamo visto con i nostri occhi le difficoltà dei clienti, specie quelli del settore vitivinicolo. Abbiamo in mente di crescere, di fare nuovi passi, come lo è stato la sezione dedicata all’editoria, ma in questa fase storica dobbiamo essere premurosi e avere i piedi per terra. Poi sarà tempo di progetti e di altri quarant’anni di cambiamenti”.
E allora, buon compleanno “L’immagine”. Un’etichetta di azienda virtuosa in città. Una certezza di qualità. Una boccata di entusiasmo in tema di progetti innovativi e cambiamenti che non devono spaventare.