E’ tornato al suo posto ilndefibrillatore del progetto “Molfetta cardioprotetta”, situato in via Nassiryianche, un gruppo di persone, nei giorni scorsi, aveva rubato. E’ stata unansegnalazione anonima, giunta alla polizia locale, che sull’episodio stavanindagando, a consentire il ritrovamento dell’apparecchio che, è benenricordarlo, è dotato di un numero di serie, è tracciato, può essere bloccato inncaso di furto e, in poche parole, non ha mercato.
A spingere l’anonimoninformatore, con ogni probabilità, la consapevolezza del fatto che lentelecamere della rete cittadina, che puntano su tutti i defibrillatori presentinsu territorio comunale, avrebbero potuto identificare l’autore del furto e che,nquindi, sarebbe scattata la denuncia. Il defibrillatore è stato ritrovatonfunzionante.
«Mi rivolgo a chi ha rubatonil defibrillatore che, probabilmente, sulle prime, non ha compreso di avernportato via uno strumento che può salvare la vita ad una persona. Spero che –nsottolinea il sindaco, Tommaso Minervini – non sia stata la paura di unandenuncia a spingerlo a far ritrovare il defibrillatore ma una consapevolezzannuova sulla gravità del gesto compiuto. Colgo l’occasione per ricordare a tuttinche il nostro sistema di videosorveglianza cittadino funziona».
Un episodio analogo eranaccaduto a maggio scorso. In quella circostanza il defibrillatore fu rimesso anposto da una persona che sosteneva di averlo ritrovato. In quel caso il ladruncolonfu denunciato.
Se fosse stato a Tirano Sondrio paesino di 9000 anime una cosa del genere non sarebbe accaduta un dispositivo salvavita fruibile da tutti e che serve a salvare vite con tempestività non può essere fatto merce di scambio per commercio illecito il grado di civiltà di un popolo si misura nella capacità e nella forza che hanno di stigmatizzare simili atteggiamenti figli di una cultura sconsiderata che non considera l'individuo come parte di un gruppo ma come qualcuno da invidiare abbattere distruggere perché ha più soldi più potere e meno umanità meditate gente meditate