Dietro un paio di occhiali c’è favola ma anche sudore. C’è creatività ma anche lavoro. Una passione dai confini estremi. Una storia tutta da raccontare, a maggior ragione se la vivi come fa Michele Cassano.
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Michele Cassano per il territorio vuol dire tanto. Dietro il suo nome c’è un luogo che a tutti gli effetti è diventato un punto di riferimento per la città: via XX settembre 39. Ottica Cassano, appunto. Il bello è che tutto questo avveniva e avviene in modo del tutto anticonvenzionale. Distante anni luce dal tradizionale modus operandi del settore. “All’inizio – racconta Michele Cassano – l’impostazione del mio negozio era classica e commerciale. Poi, in virtù di uno stravolgimento della strategia e di un cambiamento caratteriale, trasformai “Ottica Cassano” in una vera e propria perla. Decisi di lasciar perdere i brand più commerciali e di intraprendere una nuova strada: l’occhialeria di design”. Una sfida ambiziosa. Per molti anche troppo. Non per lui, abituato a sognare a occhi aperti, a guardare avanti con gusto. E oggi, che quella partita è vinta, il racconto di Michele è pieno di orgoglio.
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“Ero stato a molte fiere – prosegue – ed ero rimasto incuriosito dal modo in cui architetti e designer trasformavano gli occhiali in qualcosa di unico. Oggi, a distanza di tempo, il mio mondo è questo e non contemplo alternative. Mi piace stare ore e ore a guardare le novità, a studiare, a proporre il meglio”.
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Tra i prodotti venduti in esclusiva, per esempio, c’è il recente vincitore del Silmo d’or, una sorta di premio oscar del settore. Si chiama Lightbird e nella sua struttura per la prima volta fonde le qualità di rame, ottone e alluminio, tutti incollati all’acetato. La montatura, interamente made in Italy, è un prodotto unico.
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Coerente con questa filosofa è “We are annu”, proveniente da Norimberga e venduto in esclusiva in tutto il centro-sud. Occhiali fatti a mano, personalizzati, polverizzati in 3D e senza viti. L’asta invece è totalmente in titanio. Chapeau, direbbero oltralpe.
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E come dimenticare altri occhiali venduti in esclusiva, come “Johann Von Goisern”, muniti di 20 lastre con spessori diversi e incollati in unico blocco. Un pezzo impareggiabile. Eccellenza allo stato puro.
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“Il bello – dice ancora Michele – è che parliamo di occhiali il cui costo non è esagerato. Spesso si pensa che il gioco non valga la candela, invece il rapporto qualità/prezzo è un autentico punto di forza”.
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La consapevolezza di essere fecondamente diversi è diventata così forte che Michele, assieme ad altri soci matti, concreti e sognatori come lui, ha creato una “famiglia” che comprende molti punti vendita: due a Polignano a mare, uno a Ruvo, uno a Giovinazzo. “Il mio motto – conclude – è che “il mondo è colori, anche se la vita è nera o bianca. E quindi, quei colori e quella vita, vanno vissuti con un sapore unico. Senza accontentarsi del solito”.
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Una poetica nel vero senso della parola, giunta al culmine di un percorso particolare. Era il 1998 e Michele allora 24enne, aveva chiuso nel cassetto il sogno di diventare finanziere, iniziando però a esplorare un nuovo mondo. Suo e di pochi altri. Oggi il senso di quella sfida ha il valore di una carezza.
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