Si chiama “Tandem”. Ha il senso di un percorso condiviso, punta a insegnare un metodo e a lanciare un messaggio: quello di un unico cammino per affrontare e superare le difficoltà della scuola.
Tandem è il nuovo centro di sostegno allo studio sorto in viale Papa Giovanni Paolo II 16. “Non è solo doposcuola – specificano Maria Murolo e Antonio D’Intino, ideatori del progetto – ma molto di più: laboratorio, crescita extrascolastica, idee e confronto”.
Il centro Tandem è rivolto a tutti: bambini da 0 a 6 anni per lo svolgimento di laboratori montessoriani, ragazzi di scuola primaria, secondaria (sia di primo che di secondo grado), nonché studenti universitari. E anche proposte di corsi di lingua. “Un bilancio dei primi mesi? – raccontano Maria e Antonio – Decisamente positivo, il messaggio sta arrivando alla città, stiamo avendo una buona risposta un po’ su tutto”.
Tra le specificità di Tandem c’è il sostegno a ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento (i cosiddetti Dsa). Bimbi disgrafici per esempio, dislessici, discalculici, oppure con problemi di attenzione e concentrazione. A seguirli sono persone specializzate nella didattica inclusiva e preparate in un settore non sempre caratterizzato da competenza ed esperienza.
Quello della competenza e dell’esperienza è lo stesso criterio adottato per i laboratori montessoriani, che servono a individuare e sviluppare le capacità di ogni bambino. Attraverso la scoperta delle abitudini e inclinazioni, si lavora su di lui per renderlo consapevole e autonomo.
“Il nostro motto – proseguono Maria e Antonio – è “insegnami a fare da me”. Puntiamo a rendere i bambini autonomi, a colmare eventuali lacune per farli migliorare”. Tutto con la supervisione di una psicologa che instrada gli insegnanti nella metodologia didattica più appropria per ogni ragazzo. “Siamo convinti – dicono ancora – che debba esserci un nuovo modello di didattica rispetto a quello classico. Serve specializzazione per ogni materia e noi puntiamo fortemente su lezioni con numero ristretto di alunni per ogni insegnante”.
Mai più, per intenderci, un docente di italiano che impartisce lezioni di matematica, o viceversa. Ecco piuttosto insegnanti specifici per ogni materia, seguendo un principio inderogabile. “Chi si rivolge a questa struttura – concludono – lo fa perché trova sostegno didattico e personale. Il nostro approccio? Amichevole e comprensivo”. E con la giusta serenità, espressa dalla scelta dei colori e dalla disposizione degli ambienti: uno per accoglienza e relax, ma anche con tavolini per le lezioni individuali; l’altro, il laboratorio montessoriano; infine l’aula studio. Con tonalità verdi, bianche e celesti a ispirare tranquillità. Per lavorare bene. In tandem.
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