Cronaca

Caso De Benedictis: la Dda sospetta custodisse l’arsenale per la criminalità

La Redazione
De Benedictis
In una conversazione telefonica, De Benedictis avrebbe affermato di "temere che un eventuale rinvenimento dell'ingente materiale avrebbe smascherato la provenienza delle armi"
scrivi un commento 1398

Emergono nuovi elementi nel corso delle indagini sull'ex gip del Tribunale di Bari, Giuseppe De Benedictis, in carcere dal 24 aprile scorso.

nn

Stando a quanto messo agli atti della Dda di Lecce, l'ex giudice molfettese potrebbe aver custodito armi anche per conto della criminalità organizzata. Questi dettagli avrebbero portato ad una nuova misura cautelare per De Benedictis già gravato dall'accusa per corruzione in atti giudiziari.

nn

"E' di fondamentale importanza – si legge nell'ordinanza – l'accertamento in merito sia alla provenienza delle armi sia alla possibile detenzione delle armi anche per conto di soggetti terzi, appartenenti a persone orbitanti nell'ambito della criminalità organizzata locale".

nn

Dopo la perquisizione del 9 aprile scorso, nella quale De Benedictis fu colto in flagranza dopo aver intascato una tangente dall'avvocato penalista barese Giancarlo Chiariello, l'ex giudice cominciò a preoccuparsi di essere "smascherato" anche sulla detenzione illecita dell'arsenale, poi sequestrato ad Andria il 29 aprile.

nn

Da quanto risulta dalle intercettazioni, in una conversazione telefonica, De Benedictis avrebbe affermato di "temere che un eventuale rinvenimento dell'ingente materiale avrebbe smascherato la provenienza delle armi" perché, come dice testualmente l'ex giudice, "risalgono a chi non devono".

nn

Secondo la ricostruzione della gip Giulia Proto è possibile che il riferimento sia ad alcuni soggetti legati alla criminalità: "Quanto captato in questa conversazione depone in tal senso".

n

sabato 15 Maggio 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 2:36)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti