A seguito delle indagini sul caso De Benedictis, che avevano portato alla scoperta di un arsenale in un casale di Andria di cui l'ex gip del Tribunale di Bari era risultato possessore, la Dda di Lecce aveva ipotizzato che il magistrato potesse avere nascosto le armi per conto della criminalità organizzata.
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Stando ai recenti aggiornamenti riportati dall'Ansa, De Benedictis avrebbe confessato di essere il possessore solo di alcune delle armi, anche da guerra, sequestrate il 29 aprile scorso nel Nord Barese.
n Dinanzi alla gip di Lecce, Proto, l'ex giudice, detenuto in carcere anche per una precedente vicenda di tangenti, ha risposto alle domande ammettendo in parte i reati contestati.
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"Sono un collezionista con una passione malata per la armi" avrebbe detto, negando sia rapporti con la criminalità organizzata sia di avere le chiavi della masseria dove è stato trovato l'arsenale.
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Le indagini proseguono per vagliare la veridicità delle ultime dichiarazioni rilasciate dall'ex gip molfettese.
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