Cronaca

“Appaltopoli”, i nomi dei sedici arrestati. Indagato Minervini

La Redazione
Duomo e porzione di centro storico di Molfetta dall'alto
In carcere sono finiti l'ex assessore comunale ai lavori pubblici Mariano Caputo e l'ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta, il funzionario comunale Orazio Lisena e sette tra imprenditori e progettisti
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Arrivano importanti conferme dopo il blitz dell'alba che ha svegliato Molfetta. A svelare i nomi e i dettagli dell'operazione è l'Ansa.

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Sedici misure cautelari sono in corso di esecuzione nella zona a nord di Bari da parte della Guardia di Finanza per reati di corruzione relativi a presunte tangenti per appalti al Comune di Molfetta. Militari di Molfetta e Barletta, insieme al personale del comando provinciale di Bari, stanno notificando tra Bari, Barletta Andria Trani e Foggia un'ordinanza del Gip del Tribunale di Trani con cui sono state disposte misure cautelari nei confronti di 16 persone ritenute responsabili di reati di corruzione. Si tratta di dipendenti comunali e di imprenditori. I fatti contestati risalgono al periodo 2019-2020. I dettagli dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa fissata alle 10.45, presso il gruppo della Guardia di Finanza di Barletta, alla presenza del Procuratore della Repubblica di Trani, Renato Nitti.

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C'e' anche il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, tra gli indagati nell'inchiesta della Procura di Trani che oggi ha portato all'arresto di 16 persone (10 in carcere e 6 agli arresti domiciliari). Minervini, accusato di turbata liberta' del procedimento di scelta del contraente, non e' tra i destinatari della misura cautelare. Complessivamente gli indagati sono 41, dei quali 34 sono persone fisiche e 7 societa'. I reati contestati a vario titolo sono turbativa d'asta, corruzione, falso, depistaggio e peculato. In carcere sono finiti l'ex assessore comunale ai lavori pubblici Mariano Caputo e l'ex consigliera comunale Anna Sara Castriotta, il funzionario comunale Orazio Lisena e sette tra imprenditori e progettisti: Riccardo Di Santo, Andrea Ladogana, Valerio Di Gregorio, Domenico Tancredi, Paolo Conforti, Francesco e Pasquale Ieva. Agli arresti domiciliari il presidente della commissione di gara di uno degli appalti pilotati, Vincenzo Manzi, e altri 5 tra imprenditori e dipendenti delle aziende coinvolte: Francesco Sancilio, Mauro Giancaspro, Michele Palmiotti, Maurizio Bonafede, Vito De Robertis. L'inchiesta riguarda gli appalti per i lavori di rifacimento di piazza Aldo Moro, interventi alla sede della ex cementeria, lavori stradali e quelli per il servizio di monitoraggio delle acque del porto. Secondo la Procura di Trani tra luglio 2018 e agosto 2020 il Comune avrebbe proceduto indebitamente agli affidamenti diretti senza fare le gare, favorendo imprenditori "amici", in cambio di denaro e favori.

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martedì 8 Giugno 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 1:40)

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