Quattro persone sono morte questo pomeriggio in un incidente sul lavoro che si è verificato intorno alle 15.30 nella zona industriale di Molfetta.
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rnLe vittime sono i molfettesi Vincenzo Altomare, 64 anni, titolare dell’azienda Truck Center che si occupa del lavaggio di autocisterne, Luigi Farinola di 37, Biagio Sciancalepore di 24 e Guglielmo Mangano, andriese di 44 anni.
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rnIntossicato un giovane di 19 anni, Michele Tasca, ricoverato in rianimazione a Monopoli. Potrebbe farcela. In ospedale a Bisceglie per una intossicazione più lieve anche un sesto operaio, Cosimo Ventrella.
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Secondo la ricostruzione del comandante provinciale dei vigili del fuoco, Giovanni Micunco, uno degli operai, forse Guglielmo Mangano, stava lavando un’autocisterna adibita al trasporto di zolfo in polvere quando si sarebbe affacciato sull’oblò della cisterna venendo investito dalle esalazioni di acido solforico sprigionato dalla reazione zolfo e acqua.
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rnStordito, sarebbe caduto all’interno della cisterna; l’autista del veicolo e un altro operaio presumibilmente si sarebbero calati per soccorrerlo rimanendo a loro volta intossicati. Il titolare dell’azienda, chiamato a casa, ha fatto in tempo a chiamare il 118 prima di giungere in azienda e cercare di soccorrere i suoi dipendenti.
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rnAlla fine, sono finiti in quattro sul fondo dell’autocisterna.
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rn«Volevano soccorrere il loro collega. E’ stato un gesto di altruismo» è il primo commento di alcuni testimoni, tesi confermata anche dal comandante provinciale dei carabinieri Gianfranco Cavallo.
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rnSul posto, oltre ai Vigili del fuoco, forze dell’ordine, mezzi di soccorso ed il magistrato di turno, sono subito giunti anche il Sen. Azzollini, il Prefetto di Bari Schilardi ed il governatore della Regione Puglia Nichi Vendola.
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rnLa Procura di Trani ha ovviamente aperto un’inchiesta.
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rnAzienda e autocisterna sono state poste sotto sequestro dai Carabinieri che conducono le indagini senza però poter fornire, al momento, indicazioni su eventuali responsabilità.
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rnLe salme sono invece state trasferite presso l’Istituto di Medicina Legale di Bari dove probabilmente verranno effettuate le autopsie.
Io sto lavorando qui vicino ed è un incubo… ci sono ambulanze e vigili del fuoco che passano di continuo. Spero con tutto il cuore che riescano a salvare gli altri 4…
Troppo tardi… sono morti tutti e 4.
queste cose nn dovrebbero succedere
E’ una continua strage e morte nei posti lavori xkè nn c’è sicurezza nei posti lavoro x colpa dei titolari!!siamo vicini ai parenti delle vittime!!basta morire sui posti di lavoro ci vuole sicurezza e leggi ke tuteli gli operai…
Se applicavano le leggi sulla sicurezza dei lavoratori, tutto ciò poteva essere evitato.
mi dispiace dell’accaduto…
ma la colpa non è del datore di lavoro o di chi ha redatto il documento di valutazione del rischio…
la colpa è anche loro che non utilizzano i dispositivi di protezione individuale forniti dal datore di lavoro per legge e prescritti da che fa sicurezza sul lavoro…
fermiamo l’ignoranza anche dei lavoratori…
vi prego, mandate via vendola e azzollini, basta con queste farse!
la loro presenza è un’offesa a noi poveri lavoratori
mamma mia che strage!!!Non ci sono parole!!Condoglianze alle famiglie!!!
Luigi rimarrai x sempre nei nostri cuori … morire x una lira in + in questo squallido mondo …
by la tua procugina Monica
un grosso bacione …………….!!!!!
mi stringo al dolore dei loro familiari, ma non penso che se avessero usato tutte le precauzioni opportune per il lavaggio della vasca per cui saranno stati addestrati ora non saremo qui a scrivere commenti.
ero all’assemblea della flai/cgil a terlizzi da dove poi pino delelonardis e l’on.rinaldi si sono diretti sul posto e si parlava proprio delle responsabilità delle aziende e ank di qll confindustria k tergiversa sui decreti sulla sicurezza sui posti di lavoro, solo una delle tante componenti k fanno dello sfruttamento e della mancanza di tutela dei propri dipendenti della stragrande maggioranza delle aziende locali, dall’agricoltura a tt gli altri settori.
Vergogna! tt qst è solo colpa vostra..
BASTA!!!!!!!!!!!!!!! è UNA GUERRA,E COME TUTTE LE GUERRE VANNO FERMATE,PROTESTIAMO TUTTI,MORIRE PER POCO PIù DI MILLE EURO NON PUO CAPITARE,INVECE è CAPITATO E PUO CAPITARE A TUTTI.PROPONGO UNA GRANDE MANIFESTAZIONE,TUTTI STUDENTI,LAVORATORI,CASALINGHE MA PROPIO TUTTI CONTRO COLORO CHE CI VOGLIONO AMMAZZARE
Ma perkè ogni qual volta si tratta di strage sui posti di lavoro si dà la colpa ai titolari???hai letto bene l’articolo?uno di loro forse si è calato senza autorespiratore…è stato un imprudente…cmq è meglio attendere altre notizie per capire come siano andate effettivamente le cose…
Purtroppo questa è la realtà del lavoro a Molfetta. Fatevi un giro sui cantieri se volete farvi un’idea. Ci facciamo accecare dai luccichii delle inaugurazioni, facendo finta di non sapere del lavoro nero, delle precarietà, delle mancate garanzie… Tutti pronti a trasecolare quando una tragedia ci sbatte in faccia la realtà
Ora occorre soltanto silenzio e rispetto. Ogni commento è superfluo. Siamo tutti operai, figli e fratelli di operai in questo momento.
non ci sono parole per questi fatti tristi.penso alle famiglie alle mogli alle mamme ai figli che vivono oggi questo dramma e che li segnerà per sempre
Porgo le mie condolianze ai familiari. Nel 2008 nn si puo morire cosi
assurdo..ho un nodo in gola..perchè succedono ste cose?
Stamattina forse avranno salutato la famiglia con il solito”ci vediamo stasera”ignari dell’inferno che aspettava loro.Mi spiace sinceramente.BASTA CON LE MORTI BIANCHE,l’art.1 parla di lavoro non di morte.Sono veramente addolorata.
Queste cose non dovrebbero succedere ….
siamo vicini ai famigliari …
si, daccordo!
Ma … noi accettiamo condizioni di lavoro di che tipo ?
chi controlla che succede in questa zona industriale ?
ci facciamo incantare dalle mega strutture,dalle luci, ma ci stiamo dimenticando le cose importanti: lavorare per vivere in sicurezza.
Sono sconvolto per questa tragedia che si sarebbe potuta evitare. L’incidente alla Thyssenkrupp non ha insegnato proprio niente 🙁
INTER79 ABBI RISPETTO ANCHE PER IL TITOLARE CHE E’ MORTO PER SOCCORERRE GLI OPERAI . RICORDA SE NON CONOSCI LE PERSONE DEVI SEMPRE PORTARE RISPETTO .
IL SIG VINCENZO ALTOMARE ERA UNA PERSONA DI FAMIGLIA E DI SANI PRINCIPI FORSE PERCHE LO CONOSCO . CON DOLORE MI ASSOCIO ALLA FAMIGLIA
..è la nostra mentalità che dovrebbe cambiare. le leggi possono contenere tutta la sicurezza possibile ma siamo poi noi che dobbiamo rispettarla e metterla in atto, colmare le nostre ignoranze. Esempio tra gli infiniti che si possono fare.. il casco sui ponteggi è obbligatorio! ma quanti lo usano?.. l’Italia è fondata sul lavoro, vorrei lavorare in sicurezza per vivere.
DALLA LONTANO MILANO VICINO AI FAMILIARI DELLE VITTIME,DEVE ESSERE BRUTTISSIMO MORIRE LAVORANDO,CHE IL BUON DIO POSSA DONARE LORO ETERNO RIPOSO.
sono un amico di biagio sciancalepore non e possibile non mertava tutto questo mi associo al dolore di tutti quelli che lo conoscono ciao BIAGIO
Inutile puntare il dito contro qualcuno…di sicuro un colpevole c’è ma non sta a noi giudicare…difatto fino a quando ci saranno le attuali condizioni di lavoro sarà sempre possibile svegliarsi la mattina e ritrvarci difronte a queste notizie asurde…a noi tocca pregare per questi padri di famiglia e per i loro parenti.E’un dolore per noi molfettesi , un lutto per il mondo dei lavoratori e una vergogna perchè ancora oggi tutto ciò accade!
..sincere condoglianze alla famiglia Altomare e alle altre coinvolte.
Per Monitore: la tragedia poteva evitarsi se ognuno si fosse fatto i fatti suoi. Invece hanno voluto aiutare i propri amici in difficoltà rimettendoci la propria vita. Sono morti per altruismo, pur disattendendo alcune regole, ma in casi disperati uno fa il possibile per aiutare una persona che gli sta vicino ma che è in pericolo di vita. Nessuna legge eviterà di morire per altruismo. Siete imbecilli anche quando dovreste stare zitti per rispetto di chi non è più tra noi.
ciao biagio…mio piccolo amico delle elementari…ti ricorderò x sempre…ora c’è papà con te,ti proteggerà lui insieme agli angeli del paradiso…
un abbraccio,una carezza,lacrime per voi,mi dispiace con tutto il cuore.
prima di parlare di lavoro nero,precarieta’e quant’altro valuterei con molta attenzione il fatto che e’morto anke il datore di lavoro per soccorrere un suo operaio!!!quindi evitate di cogliere in una tragedia(che sicuramente poteva essere evitata,non c’e’dubbio)l’0ccasine di fare stupide e spicciole politike.pensate in silenzio come migliorare l’italia,che di chiacchere ce ne son troppe!!
Vincenzo ci ha messo l’anima per costruire il Truck Center. A questo punto ci ha rimesso anche la vita per la sua azienda e per i suoi operai.
ciao Vincenzo.
sincere condoglianze alla famiglia Altomare e alle altre coinvolte.
non e possibile………biagio ti ricordero x sempre…..mauro
Morire per un lavoro che consenta una vita dignitosa…dove sta il senso? Io non lo trovo.Oggi 5 famiglie stanno morendo dal dolore.Figli che piangono i loro padri.Mogli distrutte.Io ho perso mio cugino,era un fratello per me.Lascia moglie e una bimba di 6 anni e un’altra in arrivo.Non e’ giusto tutto cio’.Non posso dire piu’ niente,non ce la faccio.CIAO RAGAZZI,CIAO LUIGI,TI VOGLIO BENE E MI MANCHI,MA CI TROVEREMO DOVE IL CIELO E’ PIU’ SERENO…tuo cugino GIACOMO.
Un forte abbraccio alle famiglie, in particolare ai figli, soprattutto se piccoli. E’ solo di questo che hanno bisogno..aiuto morale ed economico..non di commenti.
ho visto biagio ieri sera…erano mesi che non lo vedevo, un semplice ciao…in memoria del tempo passato insieme in comitiva…oggi accendo la tv e scopro cosa è successo…ancora non ci credo…non lo meritava!!!
ciao biagio…
ciao biagio mio caro amico mi mancherai molto ti ricordero nel mio cuore come nei vecchi passati insieme
in questi momenti non si puo far altro che tacere difronte a tali tragedie…dobbiamo ricordare biagio come un ragazzo solare e pieno di vita…un amico che purtroppo non sarà più vicino a noi!!!
in fine non penso ci possano essere parole che riescano a colmare il dolore di tale tragedia… io non posso che porgere le mie più sentite condoglianze a tutte le famiglie coinvolte… E PER FAVORE SMETTIAMOLA DI PARLARE DEL LAVORO(almeno in questi momenti) ABBIATE RISPETTO PER I DEFUNTI!!!
EROI sono solo EROI questo riesco a pensare!L’ultimo saluto è sempre il più amaro da mandar giù quindi CIAO carissimo Luigi sono certo ke sei stato il primo a tendere la mano perche sei una persona d’oro CIAO AMICO MIO!!!!!!!
SENTITE CONDOGLIANZE DA MILANO PER LE POVERE FAMIGLIE
CIAO BIAGIO SARAI SEMPRE NEI NOSTRI CUORI….I TUOI COLLEGHI…
vincenzo un abbraccio. chi ti conosceva sa bene che bella persona eri!
questi uomini vanno in cielo da eroi. lasciano a tutti noi uno struggente esempio di nobiltá d’animo che putroppo poco serve ad alleviare il dolore dei molfettesi e delle famiglie. inchiniamoci a chi rischia la vita per salvare quella altrui.
mi spiace dirlo.. ma è stata l’ignoranza ad ucciderli.. Condoglianze a tutte le famiglie..
5 grandi uomini, anzi 5 eroi! Ciao Vincenzo! Un abbraccio particolare a tutta la famiglia Altomare ed alle altre colpite dal lutto.
Al momento nn è importante sapere di chi è la colpa ma il dolore di 5 famiglie straziate dalla pardita di padri, figli e mariti!Porgo le mie più sentite condoglianze a tutte le famiglie coinvolte!Ancora una volta il lavoro uccide….
scianny, scusa se mi permetto ma in questo momento il tuo cinismo è fuoriluogo… quelle persone, visto un AMICO in pericolo, la prima cosa a cui hanno pensato è stato SALVARLO… e nn al pericolo che correvano: grande gesto di altruismo!mi spiace dirlo ma l’unica descrizione appropriata è EROI… mentre direi che l’ignoranza è di chi in un simile contesto posta simili messaggi!
Mi unisco al cordoglio delle famiglie!
… parte 2…
Si muore sul lavoro perchè non si ha più il diritto di nulla, perchè prendersi il tempo di attuare tutti i dispositivi di sicurezza oggi esistenti (che eviterebbero le stragi) rallenta la produzione, e per la maggior parte dei datori di lavoro la produttività vale più della tua vita, e se succede qualcosa è solo sfiga, casualità, appunto… continua…
… parte 3…
Si muore perchè si fanno orari impossibili che allentano l’attenzione (vedi Thyssen), si muore perchè nessuno controlla, nè dall’esterno nè dall’interno, e se un lavoratore alza un dito contro l’insicurezza rischia il licenziamento.
Si muore perchè le merci e i capitali valgono più del lavoro e dei lavoratori, e per i padroni la lotta di classe è una cosa seria che attuano tutti i giorni… continua…
… ultima parte….
Bisogna rimettere il lavoro, e i diritti dei lavoratori, al centro della discussione politica.
Enio Minervini
FINE MESSAGGIO