Un’indiscrezione che, con il passare dei minuti, ha assunto il contorno della certezza. Il paziente di ieri, risultato positivo al coronavirus, in realtà è negativo. C’è stato, in altre parole, un errore di trascrizione dell’esito del tampone. Il secondo tampone del paziente, infatti, che era stato trattato nell’ospedale di Molfetta per poi essere trasferito al Policlinico di Bari, ha rivelato la non positività dell’uomo. Sulla base quindi di un confronto tra i due test, si è arrivati all’individuazione dell’errore.
Dopo la notizia della sua (apparente, a questo punto) positività, erano scattati tutti i protocolli di sicurezza per arginare contagi. Anche la polizia locale era andata sul posto per accertarsi che nessuno entrasse nell’ospedale durante le operazioni di sanificazione.
Ora il dietrofront. Da un lato un sospiro di sollievo. Dall’altro, come si suol dire, tanto rumore per nulla.
La notizia, circolata subito con forza sui social, è stata poi confermata dal Comune con una nota ufficiale.
«Per fortuna l’allarme è rientrato – il commento del sindaco, Tommaso nMinervini – deve comunque restare alta l’attenzione perché il virus ncircola ancora. Bene hanno fatto i medici, gli infermieri e la Direzionen sanitaria del don Tonino Bello ad attivare immediatamente tutte le nprocedure necessarie. Il sistema ospedaliero-sanitario rimane sempre nattivo e vigili per ogni evento critico. Colgo l’occasione per rinnovaren a tutti l’invito a tenere comportamenti responsabili».