Cronaca

Lettera di un molfettese a Emiliano: “Io, positivo ma dimenticato”

La Redazione
Lettera di un molfettese a Emiliano: “Io
Le parole di Enrico: "un positivo è positivo anche a casa, solo un po' più fortunato"
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Il Covid-19 continua a creare attorno a sé timori ed un clima di incertezza, sotto tutti i punti di vista.

Sappiamo che indossare la mascherina può fare la differenza, ma non abbiamo vere certezze su come tutelarci e su come gestire un’eventuale positività.

Una situazione paradossale, quella di cui parliamo. Non l’unica, ma emblematica. Al punto da costringere Enrico, molfettese positivo al Covid, a scrivere direttamente al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

L’ha fatto in un post pubblicato su Facebook. Un post accorato e rappresentativo della situazione che vivono molti contagiati.

Enrico ha fatto semplicemente il suo dovere. È a casa, si è interfacciato con chi ha le competenze per decidere e curare, per capire come e cosa fare. E mentre aspetta, sintomatico, i suoi familiari vivono nel dubbio. Positivi o no? Impossibile saperlo, senza un tampone che non arriva.

“Buongiorno presidente – scrive – Sono un positivo Covid sintomatico, ma grazie a Dio mi posso curare a casa. Ho scoperto di essere positivo dopo un tampone fatto da ME a pagamento Questo però secondo molti vuol dire che stai bene, che non hai bisogno di cure, che basta che aspetti che finisca tutto invece non è assolutamente vero. Ho chiesto al mio medico curante se potevo essere visitato da qualcuno, mi ha risposto che ha aperto una segnalazione e che verrò contattato. Sono passati 7 giorni, e su pressione mia sul mio medico curante, il quale ha sollecitato il Sisp, sono stato contattato per un tampone martedì presso il drive in di Molfetta, ho denunciato che sono sintomatico e ho febbre, risposta deve venire qua. Stop. Dimenticavo: siamo 3 in famiglia, mia moglie e mia figlia non sanno se sono positive perché a loro non spetta ancora fare il tampone (risposta operatore), ma devono rimanere in isolamento, cioè a vita. Mentre stavo per chiedere, avendo l’app IMUNI, se dovevo indicare il codice per attivare il mio tracciamento di positivo, ha chiuso il telefono. Essendo un numero sconosciuto, non ho potuto richiamare per fare il mio dovere. Non voglio scrivere più niente, e anche se, presidente, non mi può o non vuole rispondere, l’importante è che ricordi che un positivo è positivo anche a casa, solo un po’ più fortunato. Buon lavoro”.

domenica 15 Novembre 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 9:10)

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