Passione e Tradizione

Oggi si festeggia San Luigi: a Molfetta il culto custodito dall’omonima confraternita

Giuseppe De Robertis
San Luigi Gonzaga
La Confraternita operò all'interno del tessuto parrocchiale fino al primo decennio del XX secolo; nel 2011, il compianto Vescovo mons. Luigi Martella decretò l'estinzione del sodalizio
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Quest’oggi la Chiesa Cattolica festeggia la memoria di San Luigi. Figlio di Ferrante Gonzaga, a soli 18 anni, contro il volere del padre, rinunciò al marchesato in favore del fratello minore Rodolfo per trasferirsi a Roma ed entrare nella Compagnia del Gesù. Fu contagiato dalla peste nel tentativo di soccorrere un bisognoso e presumibilmente a seguito degli sviluppi della malattia trovò la morte nel 1591 a soli 23 anni.

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L’iconografia lo rappresenta spesso nell’atto di adorazione del crocifisso con in mano un cilicio e ai suoi piedi la corona e lo scettro, simboli del potere cui aveva rinunciato insieme alle ricchezze, ai lussi e alla mondanità.

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Anche Molfetta conserva una statua lignea del Santo, un’opera di pregevole fattura e recentemente restaurata opera del Verzella e conservata nella chiesa di San Gennaro (dove tra l’altro sono custoditi i pregevolissimi manufatti dello stesso scultore dell’Assunta e della Vergine del Buon Consiglio).

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Il culto, nella nostra città, è stato custodito per anni dalla omonima confraternita, istituitasi nel 1788 per volontà del Vescovo Gennaro Antonucci con l’intento di coinvolgere bambini e ragazzi e avviarli allo studio e al rispetto dei valori cristiani. La sede della congrega fu inizialmente una cappella all’interno del Seminario Vecovile, poi, nel primo ventennio del 1800 i confratelli chiesero e ottennero il trasferimento nella chiesa di San Gennaro e nel 1823 la Confraternita fu ufficialmente riconosciuta. Gli aderenti al sodalizio indossavano camice bianco con cingolo cremisi, fascia trasversale ricamata con le insegne della confraternita (scettro, corona e giglio).

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La Confraternita operò all’interno del tessuto parrocchiale fino al primo decennio del XX secolo, poi alcune vicissitudini segnarono un lungo periodo di inattività.

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Solo nel 1985, per volere di giovani confratelli si ripresero le attività devozionali e la statua di San Luigi fu portata in processione in un paio di occasioni con buon seguito di fedeli. Un fuoco di paglia se si pensa che già dai primi anni ’90 la Confraternita tornò inoperosa prima del triste epilogo del 2011, anno in cui il compianto Vescovo mons. Luigi Martella decretò l’estinzione del sodalizio.

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lunedì 21 Giugno 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 1:14)

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