“Museo diocesano. Un luogo unico,nun luogo di tutti” – è proprio il caso di dire – alla luce dell’importantenaffluenza registrata negli ultimi due week-end. Complici le manifestazioninnazionali, cui la struttura museale diocesana ha aderito, sono stati oltre 500ni visitatori che hanno affollato le sale espositive nelle tre giornate adningresso gratuito.
Per l’esattezza sono stati 82 inpartecipanti alla Giornata F@mu di domenica 14 ottobre, pensata per accoglierenle famiglie e far fruire del patrimonio culturale, e 421 le visite registratentra sabato 20 e domenica 21 ottobre con le Giornate AMEI promossendall’Associazione dei Musei Ecclesiastici Italiani.
Particolarmente apprezzate anchenle proposte ideate per l’occasione, attraverso la realizzazione di incontri connoperatori della cultura ed esibizioni musicali.
Sabato sera il professor GaetanonMongelli, profondo conoscitore della storia dell’arte, ha posto all’attenzionendel pubblico alcune opere della “donazione Giorgio Azzollini” recentementenrecuperate con interventi di restauro condotti con fondi Cei dell’8xmille. Ilnprofessore ha dapprima ricostruito la figura di un “protagonista essenziale”ndella sua epoca, noto per l’attività teatrale con lo pseudonimo di Aldini,nindagando poi la sua passione per il collezionismo. Le opere pittoriche, tuttena contenuto sacro, sono state attribuite alla cerchia di Lorenzo Pasinellin(1629-1700) per la Maddalena</i>; a Luigi Garzi (1638-1721) per il RenSaul</i>; a Oronzo Tiso (1726-1800) per il San Giuseppe con Bambino.
Domenica è stata la volta dellanpresentazione della decima edizione della rassegna Anima Mea che anMolfetta torna con tre concerti: il 28 ottobre ed il 16 novembre al Museondiocesano, il 5 novembre nella chiesa di san Bernardino. Ad illustrare ilnprogramma dei concerti ed in particolare del “Pansini Project” il direttorenartistico Gioacchino de Padova e l’organista Gaetano Magarelli della CappellanCorradiana. Il lavoro valorizza i testi musicali composti dal canoniconmolfettese Antonio Pansini ed in parte custoditi nella Biblioteca del SeminarionVescovile.
Grande soddisfazione, tra inpromotori, è stata espressa dal direttore del Museo – don Michele Amorosini – endai responsabili della FeArT società cooperativa che continuano ad operare conndedizione nell’attività di valorizzazione del patrimonio ecclesiastico e nellanpromozione di iniziative culturali, dal 2010.