Cultura

Irriverenti e ironici, ecco i Picasso Cervéza

Alessia Sciancalepore
I Picasso Cerveza
Il nuovo singolo del gruppo molfettese si chiama "Amore platonico"
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“Amor ch’a nulla amato amor perdona” scriveva Dante nel quinto canto dell’Inferno della Divina Commedia e quante volte, anche noi, avremo pronunciato queste parole, così icastiche da esser diventate quasi d’uso comune nel nostro parlare. Ma stavolta il verso dantesco si fa musica, vestendo un abito nuovo, cucito su misura dai Picasso Cervéza che oggi escono con il loro singolo “Amore platonico”.

Ma procediamo con ordine. Chi sono i Picasso Cervéza?

L’interrogativo è legittimo quando si ha a che fare con una realtà emergente. I Picasso Cervéza, infatti, sono un gruppo made in Molfetta che da qualche anno gira per nord barese per far conoscere la propria musica. Lungi dallo spacciarsi per un quartetto “navigato”, questo gruppo strizza, anacronisticamente, l’occhio ad un cantautorato più “vecchia scuola”, consolidando le basi di un progetto nato all’incirca nel 2015.

Un gruppo di amici, una grande passione per la musica e il nome del gruppo scelto quasi per caso: di qui tutto in salita per questa band molfettese che si è gergalmente fatta le ossa partecipando al Castellaneta Film Fest, al Rec’n’Play Contest, all’IFAO Music Festival, alla Giornata della pace a Bari e suonando in numerose città limitrofe.

Oggi, dopo una lunga attesa, il nuovo singolo, “Amore platonico”. Un pezzo che è un po’ il manifesto della scelta artistica di questo gruppo, una fusione di toni gipsy jazz, dal carattere incalzante, quasi giocoso, una musica che non vuole prendersi troppo sul serio. Una peculiarità che si evince anche dal video che accompagna, girato e diretto da Enrico Acciani.

“Questo – spiega Guido Tattoli, voce e chitarra del gruppo – è il primo di una serie di pezzi che verranno pubblicati fino all’anno prossimo e che rientreranno nel cd vero e proprio. Ci piace pensare di poter condurre, passo dopo passo, i nostri ascoltatori da quello che era il nostro genere, molto vicino al blues, a ciò che è ora: un’evoluzione verso qualcosa di più moderno, che più in la gli ascoltatori vedranno”.

Ma le sorprese non sono finite, un vero e proprio sogno sarebbe la collaborazione con il cantautore più amato della nostra città, l’eclettico Caparezza. Ed il suo nome, soltanto, basta per far venire l’acquolina in bocca.

Nel frattempo, ci godiamo l’antipasto. “Amore platonico” e la sua irriverenza, la sua ironia e il suo finale sospeso, aperto alle interpretazioni di ciascun ascoltatore, chiamato a mettersi in gioco.

lunedì 5 Novembre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 8:46)

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