Le studentesse della classe IV B su del Liceo Linguistico e delle Scienze umane “V. Fornari” di Molfetta hanno terminato ieri il loro percorso di alternanza scuola-lavoro di 90 ore, svolto in collaborazione con la “Fondazione archeologica canosina onlus”, attraverso il PON di potenziamento dei percorsi di Alternanza “A bottega di cultura”-Mod.III “Futuro remoto”.
Il momento conclusivo di un iter formativo, che ha fatto conoscere alle corsiste le meraviglie del territorio di Canosa di Puglia e la ricchezza di reperti storico-archeologici, dal periodo preistorico fino all’età paleocristiana e medioevale, sarà una mostra archeo-didattica dal titolo “Sulle orme dei nostri antenati. Gli Ofantini preistorici”.
Le studentesse, dopo aver apprezzato le caratteristiche dei siti archeologici più significativi, anche ipogei, del territorio, attraverso visite guidate a cura dei tutor aziendali R. Tango e F. Specchio, membri della Fondazione, ed approfondito le notizie storico-artistiche con ricerche personali e di gruppo, si sono messe alla prova per organizzare un’originale mostra didattica.
Poiché il Museo civico archeologico, ospitato presso il Palazzo Iliceto, a Canosa, possiede molti reperti risalenti al Paleolitico, Neolitico, Eneolitico ed Età dei metalli non esposti e ci sono studi sugli insediamenti nella valle dell’Ofanto non opportunamente apprezzati (A.M. di Chio-G. Merra-G. Vitale “La civiltà della valle dell’Ofanto. Le origini”– ed. Alfagrafica Volonnino, Lavello (Pz) 2008), i tutor hanno proposto alle ragazze di IV Bsu di allestire una mostra a tema, indirizzata ad un pubblico di giovani e giovanissimi. Sono stati realizzati pannelli esplicativi dei reperti, tavole grafiche e fotografiche per illustrare il percorso nell’apposita sala e ipertesti per indicare i siti dei ritrovamenti nell’agro canosino.
Il 30 gennaio le studentesse del “Fornari” hanno accolto gli alunni di una scuola primaria e li hanno introdotti nel fantastico viaggio nel passato, anche remoto, come la Preistoria, provando a fare le guide turistiche in tutte le sale del museo.