Cultura

25 aprile, il ricordo dei partigiani molfettesi che hanno combattuto per la libertà

La Redazione
25 aprile - Liberazione
La nota congiunta di Associazione Eredi della Storia, ANMIG, Istituto Nazionale del Nastro Azzurro, Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e Associazioni Combattentistiche e d'Arma
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L’Associazione Eredi della Storia, l’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra (ANMIG), l’Istituto Nazionale del Nastro Azzurro (sez. di Molfetta) e l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci (e partigiani), unitamente alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, in occasione del 25 Aprile, Festa della Liberazione, nella mattinata di Giovedì prenderanno parte al corteo istituzionale. Alle ore 10:30, presso Piazza Municipio, è previsto il raduno di tutte le autorità Civili e Militari che successivamente si recheranno in villa comunale presso il Monumento ai Caduti per la cerimonia della deposizione della corona d’alloro. Alle ore 11:30, presso la sede museale di Piazza Mazzini, all’ombra della bandiera e sulle note dell’ Inno Nazionale, le associazioni osserveranno un minuto di silenzio per ricordare i sacerdoti e i civili, anch’essi vittime di quelle pagine strappate dalla storia. Inoltre saranno ricordati i partigiani molfettesi che hanno combattuto per la nostra libertà:

  • Abbattiscianni Giovanni
  • Abbattista Giuseppe
  • Allegretti Graziano
  • Brattoli Paolo
  • Brattoli Paolo
  • Camporeale Sergio
  • Coppolecchia Paolo
  • De Palma Mauro
  • Fedele Giovanni
  • Gadaleta Antonio
  • Lobasso Salvatore
  • Malcangi Domenico
  • Marino Mauro
  • Mastromauro Giovanni
  • Mezzina Domenico
  • Minervini Corrado
  • Modugno Gaspare
  • Orvieto Pasquale
  • Pasculli Pasquale
  • Petroli Pasquale
  • Piscitelli Angelo
  • Racanati Cosimo
  • Salvemini Giuseppe
  • Samarelli Mauro
  • Squeo Paolo
  • Sasso Amleto
  • Tonti Alfonso
  • Vilardi Andrea
  • Visentini Giovanni

Dettero la loro vita per la causa i partigiani Manente Mauro (fucilato dai tedeschi con i suoi compagni il 27 Aprile 1945), il capitano Manfredi Azzarita (vittima delle fosse Ardeatine) e Tiberio Pansini (fucilato dai fascisti). Le sedi museali di Piazza Mazzini e via San Pietro 15, resteranno aperte affinché la cittadinanza possa visionare fotografie e documenti inerenti agli eccidi dei civili, tenutisi nella nostra città. L’obiettivo delle associazioni è quello di preservare la memoria storica tramandandola alle generazioni future affinché, conoscendo il passato, molti errori non si ripetano più.

giovedì 25 Aprile 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 3:45)

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