Cultura

Raffaele Cappelluti espone nella sede della fondazione Valente a Molfetta

La Redazione
Un dipinto di Cappelluti
Inaugurazione sabato 18 maggio, ore 19.00 in Via Amente
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La Fondazione musicale Vincenzo Maria Valente onlus, in collaborazione con la Galleria 54 Arte contemporanea organizza, a Molfetta, nella sede della Fondazione, al civico 9 di Via Amente, la personale di Raffaele Cappelluti, artista con una lunga carriera caratterizzata da numerosi riconoscimenti.

Alla cerimonia inaugurale, prevista sabato, 18 maggio, alle 19.00, oltre ai vertici della Fondazione, e al presidente, avvocato Rocco Nanna, ci sarà il sindaco Tommaso Minervini. Nell’occasione interverranno, con una suite musicale, le sorelle Daniela e Francesca Carabellese.

«Siamo lieti di aprire, ancora una volta, la nostra sede – sottolinea l’avvocato Nanna – alla personale di un artista che ha raccontato e continua a raccontare, attraverso le opere, il suo tempo, la quotidianità. Dopo Omar Galliani e Paolo Lunanova è ora la volta di Raffaele Cappelluti».

Nei lavori di Cappelluti «il colore è equilibrato, tutto – scrive il maestro Natale Addamiano, artista e docente presso l’Accademia di Brera – viene composto con ordine e la percezione ottica coglie immediatamente questa nitida struttura dell’immagine misurata e solenne. (…) Cappelluti – continua – sorprende per il vigore poetico oltre che per la naturale capacità pittorica».

Di lui, del suo modo di leggere la realità attraverso la pittura, Gaetano Grillo, artista di fama nazionale, scrive «C’è ordine, compostezza e serenità nei suoi ambienti così silenziosamente zenitali da far ricordare lontanamente la lezione della pittura italiana rinascimentale. (…) In un mondo violento, chiassoso, egoista e spesso volgare, il garbo e la discrezione della pittura di Cappelluti sono un valore prezioso».

Ed anche nella personale che sarà inaugurata sabato 18 maggio, «ancora una volta la mano e la mente di Raffaele Cappelluti raccolgono – per usare le parole di Marino Pagano – oggetti e li contestualizzano nel grande campo visivo dell’arte, attraverso un sapiente gioco di riutilizzo e ricodificazione».

La mostra si potrà visitare fino al 31 maggio.

giovedì 16 Maggio 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 3:10)

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