Cultura

Onofrio Sgherza, priore della Morte: «Settimana Santa diversa, la preghiera sarà conforto»

Sara Fiumefreddo
Al centro
Il racconto ai nostri microfoni delle sensazioni della strana Settimana Santa che stiamo per vivere
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«Nella storia dell’Arciconfraternita della Morte questa è la terza volta in cui non si celebra la processione dell’Addolorata. Le precedenti volte risalgono agli anni della Grande Guerra e della Seconda Guerra Mondiale. Non si terrà neanche la grande processione del sabato santo, la più sentita dai molfettesi. Quest’anno non si accorrerà a guardare la ritirata della Pietà. L’unico modo per rivivere la tradizione sarà Teleregione, dove sabato 11 aprile, dalle 11.15, sarà trasmessa la replica della processione del 2019».

Queste toccanti parole non rappresentano solo la testimonianza di Onofrio Sgherza, priore dell’arciconfraternita della Morte dal Sacco Nero di Molfetta, che esprime la desolazione dell’intera comunità cristiana, ma sono soprattutto emblematiche: ci mettono di fronte alla singolarità della situazione in cui ci troviamo, alla realtà nella quale non ci saremmo mai immaginati.

«È un momento triste per tutti, nessuno sta attraversando nel migliore dei modi questa fase così delicata. Noi, come confraternita, abbiamo invitato la comunità ad un gesto simbolico, quello di accendere un lumino e di collocarlo sul proprio balcone. È la preghiera che vogliamo elevare a Maria per invocare la sua grazia e la sua protezione. Questo non sostituirà certo il valore della processione dell’Addolorata, ma è un modo per sentirci vicini».

Tante le iniziative che la confraternita aveva previsto per il 2020 e che, purtroppo, sono rimandate a data da destinarsi.

«Quest’anno, in ricorrenza del centenario della morte del rettore dell’arciconfraternita, don Gaetano Lioy Lupis, avremmo voluto dedicargli un concerto. Era in programma anche un’altra iniziativa che avrebbe previsto il coinvolgimento degli attori Pantaleo Annese, Francesco Tammacco e del maestro Vito Vilardi, ma ora è tutto nell’incertezza».

La confraternita, però, non è ferma. Oltre alla celebrazione eucaristica tenuta dal Vescovo Mons. Domenico Cornacchia a porte chiuse, e trasmessa in mattinata su TeleDehon, sono in porto numerose iniziative caritatevoli.

«I nostri confratelli si stanno impegnando per fornire un servizio concreto al prossimo, affiancando i volontari della Croce Rossa e distribuendo i viveri a chi ne ha bisogno. Siamo fieri della carità che sta emergendo e di tutto quello che il sindaco, Tommaso Minervini, e i nostri medici in prima linea, stanno facendo per tutelarci. Sarà una Settimana Santa diversa da quella a cui siamo abituati, ma la preghiera e la solidarietà sono il nostro conforto, il nostro punto di riferimento più grande».

domenica 5 Aprile 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 16:28)

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