Politica

Rebus Mastropasqua, Spadavecchia e Poli verso il sì. Le ore calde della nuova giunta

La Redazione
L ex Assessore Enzo Spadavecchia
Da valutare la posizione di Gabriella Azzollini. Salgono le quotazioni di Maridda Poli e Vito Veneziano
scrivi un commento 4687

Se sia giunta l’ora del rinnovo della giunta, saranno le prossime ore a dirlo. Ben oltre ridondanze e giochi di parole, la situazione dell’amministrazione comunale sta tutta qui: un’attesa spasmodica di qualcosa che sembra destinato a succedere, ma che non è ancora accaduto. Waiting for Godot? Non proprio. 

nn

Tutto nasce dalla nota verifica richiesta formalmente dal Pd a inizio dicembre. Una verifica che non è esattamente un fulmine a ciel sereno per il sindaco Tommaso Minervini. Che ci fossero beghe piccole e grandi era cosa nota. Che qualcosa, tra gli amministratori, potesse cambiare era altrettanto prevedibile. Questo perché da un lato già all’alba dell’esperienza amministrativa era emerso che una rotazione delle deleghe fosse più che una possibilità; dall’altro perchè, dopo l’esito delle elezioni regionali, la “summa” delle liste civiche chiamata “Noi” aveva di fatto cessato la sua ragion d’essere, e quindi quelle stesse liste preesistenti avevano nuovamente assunto la propria autonoma strada. Eletto Saverio Tammacco in consiglio regionale, in altre parole, il patto di “Noi” era venuto meno. E le ambizioni specifiche e i percorsi politici avevano preso direzioni nuovamente diverse.

nn

Alla resa dei conti della verifica, allora, ecco che qualcosa non è tornato. Un po’ ovunque, va detto. E in questo coacervo di domande, risposte, richieste e programmi, qualche testa oggi rischia di saltare.

nn

Nella girandola di nomi che si fanno nelle stanze dei bottoni, i più certi di far parte della nuova squadra sembrano essere Maridda Poli, che nel 2017 sostenne Tommaso Minervini nella lista “La Molfetta in più”, totalizzando 188 voti, e Vincenzo Spadavecchia, con i suoi quasi 800 voti acquisiti nella lista “Molfetta per la Puglia”. 
nSono passati tre anni e mezzo dall’elezione di Minervini, e quei profili tornano a galla, pare per sostituire Sara Allegretta e Angela Panunzio. Eppure nei corridoi giurano che non saranno gli unici a finire nel frullatore. Perché se per Gabriella Azzollini sarà decisiva l’assemblea del Pd (ma difficilmente perderà la delega), altrove si riflette su nomi e progetti. Sul tavolo c’è l’assessorato ai Lavori pubblici, che fu di Mariano Caputo, ma anche il ruolo di Ottavio Balducci sarebbe in discussione. E infine c’è la questione Pietro Mastropasqua, titolare dell’Urbanistica. Pareva a un passo dall’esclusione dalla squadra amministrativa, ma nelle ultime ore ci sarebbe stato un surplus di riflessione. Ieri non era arrivata alcuna comunicazione da parte di Minervini al leader di “Obiettivo Molfetta”. E potrebbe anche non arrivare, stando agli ultimi rumor.

nn

Tra gli outsider ci sarebbe, infine, Vito Veneziano. Uomo vicino a Pasquale Mancini, ma non l’unico di una rosa di cinque papabili, proposti dall’attuale delegato covid. “Il totonomi – dichiara proprio Mancini – non ha senso. Ciò che conta è capire quanto sia solida e larga la maggioranza, cosa e quanto del programma debba ancora essere fatto, e come affrontare il dopo covid. Lo dobbiamo alla città e ai cittadini”.

nn

Oggi, forse, ci sarà un’altra puntata (magari non l’ultima) del film. La palla passa a Minervini.

n

venerdì 15 Gennaio 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 7:31)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti