Una polemica che esplode sui social e che sarà destinata a far parlare. Con un lungo post pubblicato stamattina sul proprio profilo Facebook Pasquale Mancini, delegato covid e rappresentante della maggioranza di Minervini, lancia una frecciata rispetto ai tempi di conclusione della verifica amministrativa.
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“I tempi della “verifica” comunale – scrive Mancini – cominciano ad assumere forme grottesche (ancora una settimana di rinvio).
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La città ha bisogno di un indirizzo forte che le indichi la strada per uscire dalle secche e affrontare l’emergenza sanitaria ed economica.
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Abbiamo bisogno di piano strategici, interventi al di fuori della confort zone delle opere pubbliche su cui questa amministrazione ha già vissuto per tre anni e mezzo, abbiamo bisogno di costruire idee, dialoghi, futuro.
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Tre anni e mezzo senza metter su carta un piano, senza una decisione strategica che non fosse il solito porto o il logico, ovvio ampliamento della zona industriale, bocciando ogni idea che parlava di cambiamenti radicali, di consultare modelli predittivi, di innovazione.
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Non guardiamo i comuni vicini ma se li osservassimo vedremmo come ci si ingegna e come si prepara il futuro, quando non si può contare sulle casse piene.
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“Ci serve una svolta – prosegue – un cambio di passo, e insieme il racconto, la narrazione, un fil rouge che faccia capire ai cittadini perché e per cosa si effettuano le scelte, si investe denaro pubblico, si sottoscrivono finanziamenti.
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Ogni rinvio, ogni giorno senza agire politicamente è un tradimento del mandato popolare, a Molfetta come in Città Metropolitana, a Bari come al Governo.
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Ogni minuto passato bullonati alla sedia a rinviare decisioni peserà sulle spalle dei cittadini e sulla dignità politica e personale di ognuno di noi.
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In maggioranza non ho peso…uno su tanti…il mio peso è qui, in città, sulle pagine dei giornali, sulle colonne di Facebook, dove la dignità e credibilità sono state conquistate in 59 anni di “mazzo” e di affermazioni a volte per me, molto più spesso per gli altri, e non sono messe sullo stesso bilancino dei simboli e dei voti.
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Chiedo ad alta voce al Sindaco (cui l’ho già chiesto decine di volte senza essere ascoltato) di porre fine a questa verifica rapidamente o di prendere atto che non c’è modo di farlo.
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E se questo post dovesse costarmi l’esilio politico pazienza…confermerà che non avete ancora capito niente e che magari avete utilizzato queste righe per trovare il posto che vi serviva e far quadrare il cerchio”.
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